
È stato bello vedere il Presidente della Repubblica premiare gli eroi della quotidianità… Bello vedere tante facce pulite, che possiamo trovare ovunque… e bello che anche tante donne abbiano ricevuto questo premio.
Sì, perché troppo spesso l’eroismo è stato collegato a clamorosi e rari gesti, mentre è proprio nella scorrere dei giorni che si incontra… Ed ecco l’immigrato che si lancia nel Tevere per salvare una vita e la religiosa che si impegna per le donne e i bambini in difficoltà.
Accanto a loro, in un quadro poliedrico, testimone di una Italia forte e onesta, ecco la donna ufficiale che ha coordinato le operazione di salvataggio Mare Nostrum e l’anziano deportato che va ancora nelle scuole a testimoniare gli orrori dell’Olocausto. Dovunque può esistere un eroe… Chi combatte silenzioso per la legalità, chi aiuta gli alunni disabili, chi ha aperto la sua casa a giovani profughi, chi si è contagiato col virus dell’ebola in Sierra Leone per assistere i malati…
Una realtà celata, perché il vero eroe è una persona che non si esibisce davanti ai mass media, non chiede ricompense e quando intorno al suo nome sorge un po’ di clamore si ritira nell’ombra fino a che non è passata l’ondata del chiasso. Sono molti gli eroi quotidiani… e se impariamo a guardarci intorno li scopriremo e potremo ringraziarli. Perché esistono.