Tempo di condivisione per le famiglie della nostra Diocesi.
Condivisione di un pomeriggio, in ascolto della Parola spezzata per la famiglia dal nostro pastore.

Condivisione di desideri, di speranze ed esperienze, lette alla luce della Misericordia.
L’appuntamento è per domenica 31 gennaio alle ore 15.30, presso l’Aula Sinodale, ormai casa accogliente per tutti! Ad aspettare le famiglie, che da tempo camminano insieme alla riscoperta continua e sempre nuova della propria fede, ci sarà il Vescovo Nazzareno.

Negli anni l’appuntamento è diventato un momento imprescindibile del cammino delle famiglie. L’esperienza è quella di ritrovarsi come popolo in cammino, Chiesa che si fa famiglia. Tanto più questa volta, in cui siamo chiamati a uscire, come il pastore, per cercare la pecora smarrita. Ogni persona è stata, nel tempo, pastore o pecora, colui che cerca con pazienza o colui che è cercato e accolto di nuovo, con misericordia. «Il messaggio della parabola è questo: perché il pastore si comporta in modo così strano? Si potrebbe infatti pensare che la perdita di una pecora non abbia molta importanza per il pastore; invece egli abbandona le altre novantanove per andare in cerca di quella smarrita. Trovatala non la bastona né le rompe le zampe, secondo la consuetudine, per evitare che si perda di nuovo come farebbe uno che non ama le proprie pecore e pensa solo ai suoi interessi, anzi, se la mette sulle spalle e, tutto contento, la riporta a casa, rallegrandosi con gli amici per il suo ritrovamento» (vescovo Nazzareno).

È tempo di uscire, dice Papa Francesco, di spingerci verso le periferie esistenziali e del cuore. Da soli può essere difficoltoso, insieme è certamente più facile. Occorre fare esperienza di comunità: tante famiglie che insieme, pur nella loro diversità, si incontrano per essere corpo, unito e forte, che si appellano alla misericordia del Padre, per ottenere un cuore misericordioso.

Per affrontare la quotidianità, sempre così complessa, c’è solo questa strada: sperimentare la misericordia di un Padre che esce, cerca, e si fa carico della vita dell’altro. Solo dopo aver sperimentato tanto amore, sarà più semplice vivere l’accoglienza e la condivisione di esperienze gioiose e tristi della vita!

Sperimentare la misericordia, allora, vuol dire godere il nostro essere figli, non perfetti, ma amati, e sentirsi di appartenere ad una famiglia, ben più grande, testimoni del Vangelo della famiglia e della vita, ogni giorno, in tutte le situazioni che ci troviamo a vivere.

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