A pochi mesi dalla Giornata mondiale senza tabacco, promossa allo scopo di incoraggiare le persona all’astinenza per almeno 24 ore e, preferibilmente, a smettere di fumare in via definitiva, l’Italia compie oggi (2 febbraio) un passo in avanti nella lotta alla dipendenza e per la prevenzione dalle malattie (circa 80mila morti l’anno con età tra i 35 e i 65 anni). Si conta che nel nostro Paese siano ben 11 milioni i fumatori (il 60% uomini) che, in base alle novità previste dal legislatore, dovranno infatti cambiare le proprie abitudini rispetto ai divieti e alle norme più stringenti previste sulla vendita delle “bionde” (e su quelle “elettroniche”) e sul loro effettivo consumo.
Pesanti anche le sanzioni: si passa da 500 a 3mila euro per chi vende sigarette ai minori con la possibilità di sospendere la licenza per 15 giorni o chiudere l’attività commerciale; da un minimo di 30 a un massimo di 300 euro, invece, per chi sarà sorpreso a buttare per terra un mozzicone. Infine, si stabilisce un limite di 30 grammi per la vendita del tabacco sfuso e la scomparsa dei pacchetti da 10 sigarette, mentre sulle ricariche delle sigarette elettroniche dovranno essere apposte delle etichette molto dettagliate.