Partiamo dalla base: Gmail. Un servizio di posta ormai strausato (ho letto di recente ha raggiunto 1 miliardo di utenti!), soprattutto dopo l’arrivo di Android.

Prima di parlare di Gmail, però permettetemi una riflessione. Con la diffusione di smartphone e tablet negli ultimi anni, ci troviamo a gestire diversi dispositivi sia fissi che mobili. Tra i vari servizi che utilizziamo c’è sicuramente la posta, e un problema comune che riscontro quotidianamente è la sincronizzazione e la sicurezza dei dati tra i vari dispositivi.

Esempi per capire:

  1. Dover ogni volta riscaricare la posta sugli altri dispositivi o non aver la posta inviata/eliminata/indesiderata/letta non sincronizzata.
  2. Se abbiamo la posta scaricata solo sul computer, e per qualche motivo diventa inutilizzabile, che facciamo?

Ci sono diversi modi per poter utilizzare la posta. Uno di questi è impostarla su un programma (client) come Outlook, Outlook Express, Thunderbird, Windows Live Mail, Apple Mail ecc.
Secondo quello di cui vi ho scritto sopra, a mio avviso, forse ormai è un metodo diventato un po’ obsoleto seppur ancora diffuso (forse eccezion fatta se utilizziamo un account Microsoft con Outlook, ma non saprei darvi una grande esperienza in questo caso, quindi non entro nel dettaglio).

Un altro modo invece è utilizzare la posta direttamente dal web. Che è un po’ l’approccio del tanto nominato cloud (nuvola): meno dati sul nostro pc e più dati su un server remoto. Avendo i dati su un sistema esterno, si riescono a risolvere questi tipi problemi, ottenendo i messaggi di posta e la rubrica sincronizzati nei vari dispositivi.

Tengo a precisare che il discorso è molto più ampio, ma questi articoli chiaramente non hanno un approccio scientifico e vogliono solo dare una risposta semplice e immediata a chi non è del settore informatico.

Gmail riguarda questo ultimo approccio. Permette una grande personalizzazione del servizio e offre diverse funzionalità. Ne elenco brevemente alcune:

  • 15GB di spazio per gli account gratuiti @gmail.com;
  • inviare Gigamail tramite Google Drive;
  • ricevere e inviare posta di altre caselle (anche se non gmail.com);
  • filtro antispam e antivirus efficace (forse a volte anche fin troppo severo);
  • filtri personalizzabili per gestire la posta;

L’unica pecca che a volte qualcuno mi ha presentato, è che la versione gratuita non permette la conferma di lettura. E’ vero però, una volta fatto il passaggio, che questo poi non è risultato un problema insormontabile, anche perché il destinatario può anche non dare la conferma e comunque se non gli arriva dovrebbe ritornare un messaggio di errore.

Come già ho scritto nell’articolo di presentazione a Google Apps (leggilo qui) , i sacerdoti e le parrocchie possono attivare gratuitamente una propria casella di posta @diocesimacerata.it, usufruendo anche di servizi avanzati:

  • 30GB di spazio;
  • rubrica condivisa (annuario);
  • conferma di lettura;
  • altro ancora.

Se siete interessati e se avete bisogno di qualche chiarimento, contattatemi!

Alla prossima!

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