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CentrArancia: la solidarietà compie 20 anni

L'incontro del CentrArancia con papa Francesco

Il CentroArancia di Tolentino ha compiuto 20 anni con un grande evento celebrativo, che ha raccontato la storia straordinaria fatta dai ragazzi e ragazze che frequentano la struttura, dagli educatori, dagli assistenti, dalle famiglie e da tutti coloro che hanno avuto il piacere di intrecciare la propria vita personale e professionale collaborando alle tante attività promosse.

Durante la presentazione, il coordinatore dell’ambito XVI San Ginesio-Tolentino e del “Progetto Centroarancia”, Valerio Valeriani, aveva ricordato: «Il tema, “Disabilità e Libertà”, è un ossimoro. Il sottotitolo, “I Pensieri Viaggianti”, ha a che fare con la constatazione che, spesso, la difficoltà di rispondere a piccoli o grandi bisogni fondamentali, ci impedisca anche di poterli pensare, comunicare, affermare: le piccole libertà di scegliere come e con chi passare il tempo, cosa mangiare o come vestirsi, le amicizie, la sessualità, il lavoro, le vacanze, la vita indipendente e i diritti politici. In questi 20 anni il centrOarancia è fortemente cambiato – ha poi affermato – , passando attraverso una prima fase pionieristica, di sperimentazioni, alla fase di maggiore strutturazione operativa, all’attuale fase adulta, sicuramente complessa e ancora ricca di possibilità di crescita e miglioramento. Oggi è una struttura diurna autorizzata per 23 disabili in età post scolare, e ne ospita stabilmente oltre 20″.

A differenza della fase iniziale, sono aumentate le persone con un livello medio-alto di gravità; l’aumento del numero degli utenti e la complessità delle situazioni presenti ha determinato oltre all’incremento del personale operante e alla sua più articolata specializzazione, anche la maggiore strutturazione delle attività diurne in sottogruppi omogenei e su percorsi maggiormente individualizzati.

Inoltre, è stata mantenuta l’originaria organizzazione a “spicchi”, che ne motivava il nome arancia, caratterizzata dalla connessione tra le varie attività artistiche, culturali e ricreative normalmente reperibili nella città, che venivano coordinate e messe in rete (teatro, ceramica e terrecotte, piscina e attività motorie, ippoterapia, pittura, musica, fattorie didattiche, scuola formazione professionale, attività in luoghi aperti, sia diurni che residenziali al mare e in montagna, viaggi e scambi anche all’estero…). Ciò è avvenuto e avviene appunto non portando tutto nel centro, ma frequentando anche i normali luoghi della città e del territorio.

Sono in atto altri importanti cambiamenti: dal 2015, con le nuove norme regionali, lo Cser diurno passa dal finanziamento regionale al finanziamento sanitario, dando in qualche modo più appropriatezza e stabilità all’intervento, ampliando anche la collaborazione importante e continuativa dell’equipe integrata Umea dell’Asur. In merito alla migliore organizzazione degli spazi è in fase di realizzazione una “snoezelen room” che sarà una stanza relax multisensoriale, per rilassamento e attività individuali volte anche alla gestione e prevenzione delle crisi.

Completata anche la parte e strutturale, compresi gli arredi, per integrare il centro diurno con una contigua struttura residenziale di 8 posti letto; l’avvio della Coser è sicuramente complesso e necessità di adeguate risorse gestionali sociali e sanitarie, ma l’integrazione col diurno e la possibilità di un avvio graduale, attraverso l’iniziale frequenza residenziale parziale nei giorni feriali e il possibile rientro a casa nei giorni festivi può appunto consentire la compatibilità tra i bisogni delle famiglie e le risorse. “Sul tema “dopo di noi” – ha aggiunto Valeriani -, la legge appena approvata dal parlamento può inoltre fornire gli strumenti e le risorse che ne facilitino l’avvio. L’integrazione con la città è poi uno dei punti forti del CentrOarancia. Sono stati tantissimi gli eventi pubblici realizzati: feste, mostre, presentazione di spettacoli teatrali, proiezione di cortometraggi realizzati dal centro. Basti ricordare il film “Il centroArancia vive la costituzione”, presentato anche nel Consiglio Regionale delle Marche e inserito nella Mediateca regionale e alla Camera dei Deputati su invito della presidente Laura Boldrini; poi il laboratorio delle ombre e la realizzazione del cortometraggio ‘Il bambino e il mare’ con l’attore Cesare Bocci voce narrante e il coinvolgimento degli istituti comprensivi della città; sempre con le scuole in passato son state attività di giornalino integrato, laboratorio di ceramica con i ragazzi del centro col ruolo di tutor”.

Infine, ma certo non ultima, all’interno del centro è nata l’associazione di volontariato “Senza Confini”, che associa genitori e altri interessati dando un forte impulso alla promozione di attività esterne e alla partecipazione attiva alla vita del centro. Con tale associazione sono stati realizzati anche importanti progetti di formazione e integrazione sociale.

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