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Tu ci hai redenti con la tua croce

Ognuno ha le proprie fissazioni e io non sono da meno. Nell’animazione liturgico-musicale ho sempre prestato grande attenzione alla Preghiera eucaristica “[…] il momento centrale e culminante dell’intera celebrazione […] ossia la preghiera di azione di grazie e di santificazione […]” (Ordinamento generale del Messale Romano n.78) e vorrei continuare su questo argomento.

Dopo la grande acclamazione del Santo, l’eplìclesi e il racconto dell’istituzione e la consacrazione, c’è un’altra acclamazione, “l’anàmnesi: la Chiesa, adempiendo il comando ricevuto da Cristo Signore per mezzo degli Apostoli, celebra il memoriale di Cristo, commemorando specialmente la sua beata passione, la gloriosa risurrezione e l’ascensione al cielo.” (Ordinamento generale del Messale Romano n.78, lettera e)

Scritto così può sembrare qualcosa di poco comprensibile a molti, ma diventa tutto più chiaro leggendo il Messale Romano: il Celebrante acclama “Mistero della fede” e il popolo risponde, acclamando anch’esso, una delle tre formule previste:

“Annunziamo la tua morte, Signore,
proclamiamo la tua risurrezione,
nell’attesa della tua venuta.”

oppure:

“Ogni volta che mangiamo di questo pane
e beviamo a questo calice
annunziamo la tua morte, Signore,
nell’attesa della tua venuta.”

oppure:

“Tu ci hai redenti con la tua croce
e la tua risurrezione:
salvaci, o Salvatore del mondo.”

L’importanza di questa acclamazione nell’azione liturgica pretende che non venga solo recitata, ma cantata da tutta l’assemblea che esprime una convinta e verace professione di fede.

Quando utilizzare i tre testi indicati dal Messale Romano?
Il primo, “Annunziamo la tua morte, Signore”, contiene tutti gli elementi distintivi della Professione di Fede; è il più utilizzato e anche il più musicato da diversi autori, ma soprattutto una versione ufficiale in musica è già contenuta nel Messale Romano (è disponibile il sussidio musicale ufficiale per il canto dei ministri in dialogo con l’assemblea “Melodie per il rito della messa e altri riti”) .

Il secondo, “Ogni volta che mangiamo”, è tratto dalla prima lettera di san Paolo ai Corinzi (11,26) e, in riferimento al mistero eucaristico, è proprio per la celebrazione del Giovedì Santo “in coena Domini“.
Il terzo testo, “Tu ci hai redenti”, è indicato per il Tempo di Quaresima a motivo del riferimento alla croce di Cristo.

don Beppe Cerino

melodie per il rito della messaIl Repertorio nazionale di canti per la liturgia (CEI, 2008) prevede al n.30 una valida e bella proposta musicale del “Tu ci hai redenti” messa in musica da Don Beppe Cerino (1927-2008), presbitero piemontese per diversi anni organista e maestro di cappella del Duomo di Torino. Perché non proporlo alle nostre assemblee, magari facendo lo sforzo di insegnarlo prima dell’inizio della Messa?

I tre testi del Messale Romano sono alternativi tra loro, quindi sempre utilizzabili in tutte le Celebrazioni eucaristiche, magari da scegliere ogni volta con attenzione e pertinenza facendosi aiutare dal Celebrante.

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