La ricerca e il confronto con le arti sono state, durante l’arco della sua vita, una costante per il pittore Gastone Biggi. Morto nel 2014, all’età di 89 anni, l’artista romano, oltre a essere considerato uno dei massimi esponenti dell’arte contemporanea, infatti, fu anche musicista e scrittore. Un modo per testimoniare direttamente la volontà di creare una comunità operativa proprio in questa direzione. Ne ebbe origine, nel 1962, il “Gruppo 1”, al quale fu legato per tre anni, che lo condusse, molti anni dopo, nel 2005, alla pubblicazione del Manifesto del Realismo Astratto.
In occasione della sua apertura, sabato 9 aprile, alle ore 18, avrà luogo anche la presentazione del libro dello stesso Biggi “Morte e trasfigurazione della pittura contemporanea”, edito postumo da Studi Uniti Editore. Un volume dalla cronaca sobria ma vibrante, scritto con graffiante ironia e grande saggezza che ci trasporta in vicende difficili, a volte drammatiche, come l’analisi del mondo dell’arte di ieri e di oggi: una valutazione attenta, condotta senza mezzi termini, con la generosità di chi è profondamente innamorato della pittura e dell’arte.
Relatori della presentazione saranno Ubaldo Sagripanti, Lucio del Gobbo e Roberto Capponi, con interventi di Claudia Meloni e Dionisio Magni. Parteciperà Giorgio Kiaris, anch’esso artista e Presidente della Fondazione Gastone Biggi (www.gastonebiggi.com).
L’esposizione “Opere su carta, dal 1948 al 2014” resterà visitabile fino al primo maggio secondo il seguente orario: dal martedì alla domenica, dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19.