Il cane è il miglior amico dell’uomo. Frase banale se il rapporto diventasse irrimediabilmente unidirezionale. Troppo spesso, infatti, le cronache riportano maltrattamenti e abbandoni, dove gli animali arrivano a subire trattamenti inaccettabili per una società che vuol definirsi “civile”. Nella pratica, inoltre, gli abbandoni costituiscono un costo morale ed economico molto salato per le Pubbliche amministrazioni, impegnate, in rete o attraverso iniziative “personali”, nella salvaguardia dei diritti degli animali. L’Europa e l’Italia, tuttavia, viaggiano ancora una volta a velocità diverse anche in questa materia. Ciò nonostante, molti passi in avanti sono stati compiuti a livello normativo: ne sono un esempio i vari protocolli d’intesa sottoscritti negli anni dall’Anci, l’Associazione dei Comuni italiani, dal Ministero del Turismo e dalle varie realtà impegnate quotidianamente nella tutela degli “amici a quattro zampe”.

Al di là delle ordinanze o dei regolamenti, in provincia di Macerata alcune Amministrazioni si stanno organizzando per la realizzazione, qualora non fossero già presenti, di apposite porzioni di terreno per il cosiddetto “sgambamento”, oltre a rafforzare la campagna di promozione verso l’adozione degli animali presenti, ad esempio, nei vari canili del territorio. Tra queste, il Comune di Cingoli ha in programma un incontro, fissato per lunedì 2 maggio, alle ore 21, presso la Sala Verdi del Palazzo municipale, al fine di confrontarsi con quanti siano vicini alle necessità degli animali sull’individuazione di alcune aree da destinare. Ciò anche a seguito di una richiesta sottoscritta da alcuni cittadini e delle considerazioni, favorevoli o contrarie, espresse da altri appartenenti “al mondo dei cinofili”.

Allo stesso tempo, sta prendendo forma un’iniziativa progettata dall’assessore all’Ambiente Pamela Gigli, con la collaborazione dell’associazione “Peggy e gli altri” (con la disponibilità ad accogliere altri gruppi animalisti), al fine di sostenere l’adozione dei cani ritrovati in territorio Cingolano (si tratta di venti esemplari tra i 4 mesi e i 15 anni d’età – guarda qui tutte le foto) che che sono attualmente custoditi nel canile municipale di Moie e di Jesi. A tal scopo, sarà promosso anche uno specifico convegno per illustrare i contenuti delle ultime disposizioni nazionali e regionali in materia.

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