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Una proposta repertoriale: “O Gesù tu sei il pane”

Pane e vino

Il mese di maggio è tempo di Celebrazioni Eucaristiche in cui molti bambini si avvicinano alla Prima Comunione, celebrazioni gioiose e delicate dove il tema principale è quello eucaristico. Voglio presentare per l’occasione il canto di comunione O Gesù tu sei il pane, inserito nel Repertorio nazionale di canti per la liturgia (CEI 2008) al n.367, composto nel 1986 dal padre cappuccino Bernardo Vincenzo Modaro su testo attribuito a Concetta Vagliasindi.

In verità il testo era già stato messo in musica nel 1979 da Antonino Maugeri e pubblicato per l’editrice Carrara in una raccolta di inni eucaristici dal titolo “Veniamo a te, Gesù”. In quella pubblicazione le parole erano state attribuite ad un altro autore, Francesco Filisetti.

Un inno semplice, facile, comprensibile, gradevole che cosa si propone due intenti: invocativo e didattico. Per raggiungere il primo si serve della ripetizione dell’inizio e della coda di ogni strofa: “O Gesù…vieni in me, Signore”. Per ottenere il secondo, fa passare alcune fra le più significative immagini bibliche usando il metodo dei contrasti: sete-acqua, manna-deserto, vita-morte, patria-esilio…
A livello rituale si colloca bene come canto di ringraziamento dopo la comunione.

Lo considero un canto per tutte le assemblee e per tutte le occasioni in cui l’Eucaristia è al centro. Anche i più piccoli non incontrano difficoltà ad impararlo per la facilità del testo e la contenuta tessitura vocale. La struttura musicale di questo canto è così semplice che non presenta alcuna difficoltà né a chi canta né a chi suona, a condizione che si rispetti il variare del tempo e che non si lasci uniformare o appiattire nell’esecuzione.

Come proporlo? Tenendo conto che cantare consecutivamente un numero non piccolo di strofe potrebbe costituire una noiosa maratona, consiglio di scegliere due o tre strofe fra quelle più significative, precedute da una piccola introduzione strumentale. Se si ha a disposizione un bravo organista, è l’occasione per chiedergli di inventare un preludio, un interludio e una coda elaborando brevemente il tema.

Il canto è nato per assemblea e organo, ma nel n.2/2012 della rivista “Armonia di Voci” (LDC), storica rivista di musica per la liturgia che ha chiuso i battenti nel 2013, è stata pubblicata una versione polifonica a 3 parti elaborata da Davide Cantino che ha scritto l’armonizzazione per un gruppo giovanile parrocchiale dove è particolarmente ridotta la presenza maschile, accorpando in una sola linea melodica la parte del baritono-tenore.

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