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La delocalizzazione della memoria

«L’uomo digitale sta perdendo la memoria. Gli apocalittici lo danno per certo. Ma non è così». Inizia in questo modo l’articolo di Marino Niola per La Repubblica sul tema de “La delocalizzazione della memoria”. «Per capire cosa ci sta succedendo – consiglia il giornalista – forse bisogna tornare all’origine della parola memoria. Che nelle lingue indoeuropee, compresa la nostra, ha la stessa etimologia di amore, di cura e di sollecitudine».

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