La Maddalena come punto di riferimento della donna nella storia dell’arte tra la “voluttà” e la “seduzione” che, secondo Vittorio Sgarbi, ne caratterizzano l’iconografia. Una figura che si affianca alla “dimensione spirituale” di Maria: due modi di essere donna, ugualmente ai piedi della croce ma con esperienze diametralmente opposte. Oltre 50 opere, da Simone Martini a Orazio Gentileschi, da Carlo Crivelli ad Antonio Canova, sono l’oggetto di un viaggio emozionale ed emozionante proposto dal critico d’arte sulla Santa. Inaugurata sabato 3 settembre, la mostra La Maddalena, tra peccato e penitenza è ospitata presso il Palazzo Apostolico di Loreto, all’interno del Museo Antico Tesoro della Santa Casa, fino al prossimo 8 gennaio.
“Maria di Magdala non è mai citata nei Vangeli come una peccatrice – ha affermato mons. Giovanni Tonucci, Arcivescovo di Loreto, durante la conferenza di presentazione -, vi è dunque una discrepanza tra Vangelo e iconografia, tanto che questa immagine è stata trasmessa fino a diventare leggenda, probabilmente confondendo le diverse Maria citate nei testi, fino alla sovrapposizione con Maria Egiziaca, eremita e penitente”. Tuttavia, secondo l’Arcivescovo, ciò non toglie nulla alla bellezza e all’importanza di una mostra e alla celebrazione di una Santa “di cui papa Francesco ha voluto elevare la memoria liturgica con una festa, dichiarandola Apostola tra gli Apostoli, perché portatrice del messaggio della resurrezione”.
Seguendo le parole di mons. Tonucci, Sgarbi ha sottolineato come la mostra possa essere anche definita “dell’equivoco”: “Ideando questa esposizione – ha aggiunto il critico -, tuttavia, ci siamo attenuti alla versione di papa Gregorio Magno che, nel 591, identificò la Maddalena con la peccatrice. Una figura molto umana, corporea e comunque essenziale nella vita di Gesù Cristo, del quale si trova spesso ai piedi, come nella Crocifissione, gridando il suo dolore”.
“La Maddalena, tra peccato e penitenza” è la quarta tra le grandi mostre organizzate dalla Regione per il Giubileo della Misericordia, con un grande successo in termini di partecipazione: San Francesco (Ascoli Piceno), 16.200 visitatori; Le stanze segrete di Sgarbi (Osimo), 35mila presenze (ancora in corso); Bruno Mangiaterra (Ancona, Mole) aperta il 2 settembre e Giornata della Gioventù a Cracovia (Senigallia) con apertura a ottobre.
Ascolta l’intervista concessa a Radio Nuova Macerata:
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