«Dio chiama a scelte definitive, ha un progetto su ciascuno: scoprirlo, rispondere alla propria vocazione è camminare verso la realizzazione felice di se stessi. Dio ci chiama tutti alla santità, a vivere la sua vita, ma ha una strada per ognuno».
Le parole di papa Francesco suonano più che mai adatte per i giovani don Pietro Micheletti (a destra, nella foto) e don Francesco Zambelli che, sabato 29 ottobre, alle ore 18 nella parrocchia di San Catervo a Tolentino, riceveranno l’ordinazione diaconale per imposizione delle mani e preghiera consacratoria del vescovo diocesano, monsignor Nazzareno Marconi.
Ha invece 28 anni don Francesco Zambelli: nato proprio a Tolentino, è il terzo di quattro figli. «La mia vocazione nasce nella mia famiglia – racconta il ragazzo che si appresta a diventare diacono –, dove i miei genitori, fin da piccolo, mi hanno trasmesso la fede; è cresciuta nell’esperienza del Cammino neocatecumenale attraverso l’ascolto della Parola, i sacramenti e la comunione con i fratelli di comunità». Dal 2007 fino ad oggi, per don Zambelli la decisione di rispondere alla chiamata del Signore è arrivata a maturazione, anche per lui, nel Seminario diocesano missionario di Macerata, «attraverso la pazienza dei formatori, gli studi teologici e soprattutto l’esperienza di missione in Cina, dove ho avuto la grazia di servire i veri missionari: le famiglie con i loro figli, che rappresentano i primi evangelizzatori». Tornato dalla missione monsignor Marconi lo ha assegnato alla parrocchia di Santa Maria Assunta a Montecassiano, chiedendo anche a lui, nel frattempo, di proseguire gli studi teologici nella Capitale. «Grati a Dio per la sua fedeltà e il suo amore», entrambi i ragazzi che si apprestano a compiere un passo decisivo verso il sacerdozio chiedono a tutti «una preghiera» per il loro ministero.