«Una situazione drammatica». A parlare al è monsignor Francesco Giovanni Brugnaro, vescovo di Camerino – San Severino Marche, nella cui diocesi rientrano Ussita e Castelsantangelo sul Nera, epicentro delle violente scosse di terremoto di ieri sera.
L’anno accademico pare che subisca un’interruzione, per verificare la situazione delle strutture universitarie. Una situazione resa ancora più complessa, ieri sera e nella notte, a causa della «bomba d’acqua abbattutasi su questa zona, calda e con il cielo pieno di nuvole». Non si registrano vittime; «pare esserci solo un ferito lieve, un giovane che camminava vicino al campanile al momento del crollo». Evacuata – prosegue mons. Brugnaro – pure «la casa del clero, che si trova sopra l’arcivescovado», con i sacerdoti «portati giù in spalla, a peso», e trasferiti provvisoriamente a Le Calvie, dove si trovano le attrezzature del Centro universitario sportivo, con una palestra antisismica e dotata di servizi. Difficoltà notevoli per il terremoto – aggravate dal maltempo – pure a San Severino, Pievebovigliana, Muccia e altri centri piccoli, ma con qualche centinaio di abitanti, mentre «la Valnerina è difficilmente praticabile, per l’acqua e le frane».