Il mondo dello sport si stringe ancora una volta al dolore dei paesi martoriati dal terremoto. Messaggi di vicinanza importanti che sostengono la volontà di superare l’arduo “ostacolo” posto dalla paura sulla quotidianità. Tra i tanti giunti alle zone di Marche, Umbria e Lazio, significativa è stata l’esultanza del calciatore del Milan Giacomo Bonaventura, originario di San Severino Marche.
Il calcio era stato protagonista anche la sera del 26 ottobre quando la scossa delle 21.18 (magnitudo 5.9) ha terrorizzato le squadre e gli spettatori della partita Pescara-Atalanta. La gara è stata sospesa al 31′ del primo tempo dal direttore di gara prima di riprendere regolarmente tra le contestazioni dei tifosi della curva nord dello Stadio Adriatico. Per protesta, gli stessi hanno abbandonato la parte superiore centrale del settore contrari alla decisione di far proseguire la gara nonostante la violenta scossa di terremoto.
Sempre dal mondo del calcio, inoltre, arriva dal presidente della Sampdoria, Massimo Ferrero, una proposta che, se avallata, potrebbe risollevare le sorti turistiche ed economiche delle aree interessate dalla ricostruzione. «Per non dimenticare e per non lasciare sole le popolazioni che stanno subendo il terremoto in Centro Italia – ha riportato l’Ansa -, tutte le squadre di Serie A dovrebbero andare in Valnerina in ritiro nella prossima stagione: lo proporrò ai potenti della Lega calcio». L’idea per Ferrero è «quasi un contropiede contro la malasorte»: «D’altra parte lo sport è più forte anche della sfortuna, e dà un evidente senso di vitalità. La Valnerina – ha aggiunto – rappresenta un patrimonio artistico, naturale e soprattutto affettivo per tutti noi, mi batterò dunque perché in quella terra vinca ancora la vita».