Salve a tutti! Sono Marta ho 23 anni e sono di Macerata. Vorrei usare queste poche righe per raccontarvi cosa mi ha spinto a presentare la domanda per il servizio civile nazionale presso la Caritas. Prima però, credo sia necessario raccontarvi qualcosa di me. Da dove iniziare?

Dopo essermi diplomata con molta fatica nell’istituto tecnico socio psico pedagogico, mi sono trovata a ragionare su cosa avrei voluto fare nella mia vita. Una breve analisi dei corsi presenti nella zona marchigiana e ho deciso di intraprendere il percorso offerto dal dipartimento di Giurisprudenza con indirizzo in “Teorie, culture e tecniche del servizio sociale”. Questa scelta ha segnato profondamente la mia vita. Per la prima volta mi sono trovata ad amare in modo sincero cosa studiavo. Già dai primi momenti di lezioni capii che fare l’assistente sociale era la mia vocazione. Tanti pensano che questo lavoro venga scelto per “giocare a fare il padre eterno con la vita delle persone”, ma questa senza dubbio non era la mia motivazione. Nonostante questa figura professionale è particolarmente odiata da molti, ho sempre pensato che dietro si nascondessero delle caratteristiche molto nobili e profonde quali ad esempio il sostegno dei più deboli.

Dedicare la mia vita all’aiuto dell’altro si poteva concretizzare attraverso questa professione. Così ho trovato anche il modo di conciliare la mia fede con un lavoro che mi piace. Nel 2015 mi sono laureata a pieni voti e ho deciso di proseguire con il corso magistrale per completare il ciclo di studi. In questo momento sto finendo il secondo anno e prevedo di prendere la mia seconda laurea nel prossimo ottobre.

Questo tempo universitario si sta dimostrando fondamentale per la mia vita, per questo ho deciso di sfruttarlo il più possibile e al meglio. Ogni opportunità, corso, esperienza lavorativa la reputo indispensabile per la mia crescita, quindi essenziale per la mia formazione. Nel 2016 mi sono trovata infatti, a portare avanti tantissime attività: ho svolto vari tirocini professionali, sono tutor di due ragazze disabili che accompagno nello studio universitario, faccio la baby sitter, sto finendo gli ultimi esami della magistrale ed infine ho deciso di presentare la domanda per iniziare il servizio civile presso la Caritas nel progetto “il mondo che vorrei”. Inizialmente quando ho parlato alla mia famiglia di questa nuova attività la frase che mi sentivo ripetere continuamente era – ma sei sicura di riuscire a fare tutto? Non starai mica esagerando? Sarai in grado di concludere tutte le attività senza farti prendere un “esaurimento nervoso”?

Effettivamente la paura di intraprendere questa nuova esperienza era forte ma sinceramente credo che la mia motivazione lo è di più. Per me il servizio civile rappresenta la ciliegina sulla torta di questo bellissimo percorso formativo. Un nuovo viaggio che apra i miei orizzonti, che mi dia la possibilità di sperimentare cosa significhi lavorare. Spero che con il 2017 io possa portare con soddisfazione il mio zaino appesantito di tutta quella formazione personale e didattica che con fatica e volontà ho cercato e curato fino ad oggi.

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