Le 8 ingiustizie del mondo. Eppure nessuna “meraviglia” nel scoprire che in questo numero di persone è racchiusa una ricchezza pari a 3,6 miliardi di poveri. Il rapporto dell’ong britannica Oxfam è drammaticamente chiaro: l’1% dei più ricchi al mondo possiede quanto il restante 99%. «I mega paperoni dei nostri giorni si arricchiscono a un ritmo così spaventosamente veloce che potremmo veder nascere il primo trillionaire (ovvero un individuo che possiederà più di 1.000 miliardi di dollari) nei prossimi 25 anni – afferma la Oxfam, in realtà un allarme lanciato già nel 2015 -; una cifra che si consuma solo spendendo un milione di dollari al giorno per 2.738 anni».

L’1% dei ricchi possiede quanto il restante 99% del mondo

Il rapporto dal titolo emblematico, “Un’economia per il 99%”, è stato reso alla vigilia del Forum economico mondiale di Davos, evidenziando anche come i cosiddetti “super-ricchi” facciano ricorso a «pratiche di elusione fiscale, massimizzando i profitti e usando il loro potere per influenzare la politica». Inoltre, Oxfam attacca anche l’alone di “leggenda” che aleggia sui “self-made-man”: secondo la ong, infatti, un terzo della ricchezza dei miliardari è dovuta a eredità, mentre il 43% a relazioni clientelari. Ancora una volta le donne risultano essere svantaggiate, dati i salari più bassi e, nella maggior parte dei casi, il lavoro domestico non retribuito.

Situazione non differente in Italia, dove, nel 2016, la ricchezza dell’1% degli italiani (in possesso oggi del 25% di ricchezza nazionale netta) è oltre 30 volte la ricchezza del 30% più povero dei nostri connazionali. Per quanto riguarda il reddito tra il 1988 e il 2011, il 10% più ricco della popolazione ha accumulato un incremento di reddito superiore a quello della metà più povera degli italiani. «I servizi pubblici essenziali come Sanità e Istruzione subiscono tagli – denuncia Roberto Barbieri, direttore generale di Oxfam Italia -, ma a multinazionali e super ricchi è permesso di eludere impunemente il fisco».

Anche in Italia aumenta la disparità economica

Secondo Oxfam, la soluzione è «ripensare il sistema economico a cui siamo abituati, che fin qui ha funzionato a beneficio di pochi fortunati e non della stragrande maggioranza della popolazione mondiale». Una strategia è sarebbe sicuramente composta da «un sistema di tassazione più progressivo, politiche occupazionali che garantiscano ai lavoratori un salario dignitoso e diminuiscano i divari retributivi, servizi pubblici di qualità in ambito educativo e sanitario, uno sviluppo economico che rispetti i limiti naturali del nostro pianeta, un reale ascolto dei bisogni dei cittadini e non degli interessi di alcune élites privilegiate».

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