In occasione della Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, nella settimana dall’8 al 15 gennaio presso il Centro di Ascolto e di Prima Accoglienza Rampa Zara, noi ragazzi del Servizio Civile abbiamo organizzato insieme agli operatori una cena internazionale, dove gli ospiti richiedenti asilo hanno avuto l’opportunità di presentare alcuni piatti tipici delle loro terre.
Le pietanze scelte dai vari gruppi sono state le seguenti:
Nigeria 1: Semolino con zuppa Egusi;
Nigeria 2: Fagioli con platano;
Ghana: Fufu con zuppa;
Pakistan e Afghanistan: Byriani Pakistani;
Tunisia: Sambusa e Tagin;
Mali e Costa d’Avorio: Tchepe Afrikani;
Ghambia e Senegal: Pollo con riso;
Bangladesh: Riso con sugo.
Invece noi ragazzi del servizio civile, rappresentanti del gruppo Italia, abbiamo deciso di esporre la ricetta della Pizza Margherita. I ragazzi sono stati accompagnati da un operatore del centro ad acquistare gli ingredienti per i loro piatti, recandosi persino nei negozi africani, ed in seguito ogni gruppo ha preparato la propria ricetta autonomamente nella cucina della propria abitazione.
L’11 gennaio ha avuto luogo la cena, aperta anche a piccoli gruppi di giovani vicini all’Associazione. Gli organizzatori hanno introdotto la serata, presentando l’evento e illustrando il programma previsto e i motivi che li avevano condotti alla realizzazione. L’obiettivo principale, infatti, era quello di far apprendere ai ragazzi la lingua italiana attraverso un’attività ricreativa; inoltre sarebbe stata una buona occasione per farsi conoscere e, allo stesso tempo, far conoscere agli altri una piccola caratteristica del loro paese di origine.
Ciascun gruppo ha esposto il proprio piatto, utilizzando cartelloni colorati e personalizzati contenenti la lista degli ingredienti e il procedimento per la preparazione. Finita la parte espositiva è arrivato il momento di mangiare le varie pietanze, che si sono dimostrate una più buona e saporita dell’altra!
È stata un’esperienza più che soddisfacente: la cena è stata un gran successo e non è mancato il divertimento. Soprattutto è stato commovente vedere l’emozione dei ragazzi nel presentare il loro piatto e la loro contentezza nel vedere apprezzato qualcosa che avevano preparato personalmente che rappresentava loro stessi e le loro origini.