Foto, ben 9mila polaroid, che ricompongono in un mosaico moderno lo splendore mistico del cappellone di san Nicola di Tolentino per un lavoro durato quattro anni, unico nella storia della fotografia per tecnica e difficoltà. Il soggetto è scandagliato fotogramma per fotogramma e ricomposto subito dopo in un mosaico che sviluppandosi prende forma sotto gli occhi dello spettatore. Alcuni scatti sono stati realizzati anche a cinque metri di altezza portando la sfida artistica anche sul piano fisico. Nel progetto concluso la scorsa primavera, voluto e prodotto dal farmacista Alberto Marcelletti e a firma del fotografo di fama internazionale Maurizio Galimberti e del regista Luca Giustozzi, i protagonisti non sono più le celebrità di Hollywood o della musica pop ma i personaggi che abitano le pareti della basilica e il dedalo di mura, cortili e spazi costruiti tra il tredicesimo e il diciannovesimo secolo. Unica eccezione l’ex priore padre Massimo Giustozzo, che ha fatto da soggetto a Galimberti per uno dei ritratti.