«Non cedere alla tentazione del sensazionalismo e della rapidità a ogni costo, che può tradursi in oggettiva diffamazione, ledendo quella dignità umana che invece è inviolabile». E’ l’appello che il segretario di Stato vaticano, cardinal Pietro Parolin, ha rivolto ieri ai giornalisti in occasione della benedizione della nuova sede del Consiglio nazionale dell’Ordine, a Roma in via Sommacampagna.
Parolin ha messo in guardia dal «rischio di strumentalizzare le notizie per scopi moralmente inaccettabili», finendo per «diventare vittime consapevoli o meno di un sistema di potere insidioso». «Guardatevi anche – ha aggiunto – dall’assecondare la logica che declassa le buone notizie a non notizie; al contrario fate conoscere quanto di bene viene ideato e compiuto nel mondo, perché è necessario costruire e gettare ponti di dialogo e non allargare fossati d’indifferenza».
Il segretario di Stato vaticano ha sottolineato l’esigenza «che l’opinione pubblica abbia a disposizione un’informazione completa, che non taccia problemi e drammi, ma che sappia anche comunicare le buone notizie, le positive acquisizioni e le speranze che esse suscitano», evitando «la sistematica spettacolarizzazione del dramma, del dolore, del male, per non cadere nell’indifferenza, nel cinismo e in una sorta di assuefazione». «Voi giornalisti – ha concluso – potete essere strumenti di speranza per il mondo, con il vostro entusiasmo e la vostra professionalità».