
«Esserci sempre per non lasciare solo nessuno, specie le persone più deboli, come le donne in difficoltà, i giovani, gli studenti, gli anziani». In occasione del 165° anniversario della Fondazione della Polizia di Stato, anche la Questura di Macerata, una delle prime nate in Italia, presso la caserma «P. Paola», lunedì 10 aprile ha fatto proprio il motto scelto per celebrare la ricorrenza, alla presenza di illustri autorità locali.
Ad accogliere l’invito rivolto da questore Giancarlo Pallini, perfetto padrone di casa assieme agli appartenenti alla Polizia e ai rappresentanti dell’Associazione nazionale Polizia di Stato (Anps), oltre alle principali cariche militari – Carabinieri, Guardia Forestale, Reggimento Alpini, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco – sono stati il presidente della Provincia di Macerata, Antonio Pettinari, il sindaco di Macerata, Romano Carancini, la parlamentare onorevole Irene Manzi, la presidente della Fondazione Carima e della Croce Rossa, Rosaria Del Balzo Ruiti, i rettori di Unimc, Francesco Adornato, e di Unicam, Flavio Corradini, oltre ai diversi sindaci del Maceratese e, in particolare, dei Comuni gravemente colpiti dal terremoto a cui, in più di un passaggio, sono state rivolte quell’attenzione e quella vicinanza testimoniata con azioni concrete in questi mesi.

Come da programma, la mattinata si è aperta con il consueto, ma mai scontato, omaggio ai caduti con la deposizione della corona d’alloro e la benedizione del vescovo di Macerata-Tolentino-Recanati-Cingoli-Treia, monsignor Nazzareno Marconi. Nello specifico, è stato ricordato il ventennale della scomparsa dei poliziotti Gianluca Angelozzi e Leonardo Caucci (vittime in servizio) e le vittime del dovere Michele Idone e Marino Sbarbati appartenenti alla Polizia Stradale, specialità di cui quest’anno ricorre il 70° anniversario della costituzione (26 novembre 1947). Quindi, secondo prassi, l’accoglienza del prefetto di Macerata, Roberta Preziotti, prima della lettura ufficiale dei messaggi augurali pervenuti dai vertici nazionali.
Ha ricordato «l’infaticabile attività svolta a tutela delle persone», senza dimenticare «la memoria di quanti hanno sacrificato la propria vita per la difesa dei cittadini» il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, mentre da parte del ministro dell’Interno, Marco Minniti, è stato sottolineato il riferimento alla minaccia del terrorismo in tutta Europa: un’ombra che si fa «sempre più imprevedibile e insidiosa» e che induce i cittadini a vedere nelle Forze dell’ordine dei veri propri «baluardi» per il controllo della sicurezza. Quindi, il pensiero pervenuto da parte del capo nazionale della Polizia di Stato, Franco Gabrielli, con un espresso ringraziamento a quanti «con onore e disciplina svolgono il proprio mestiere che rappresenta, prima di tutto, una missione civile», in questo tempo di crisi pervaso da una «sensazione di precarietà, in cui diminuiscono i crimini ma, purtroppo, non aumenta la sensazione di sicurezza». È a partire da questi presupposti, dunque, che l’«esserci sempre trova valore concreto se declinato nel calore e nell’affetto della gente».
Parole di plauso e incoraggiamento per la realtà della Polizia che nel territorio maceratese ha dovuto fronteggiare più di un’emergenza in questo anno di intensa attività di prevenzione, contrasto e soccorso pubblico, con la volontà di farsi trovare pronti a svolgere il proprio dovere.

A rimarcare il concetto, la relazione, sentita e puntuale, del questore Pallini, che – illustrando anche alcuni dei dati relativi all’attività svolta dalla Polizia di Stato (Questura, Commissariato di Civitanova Marche, Polizia Stradale, Polizia Postale e Sezione di Polizia Giudiziaria presso il Tribunale) nella provincia di Macerata e riferiti al periodo 1° maggio 2016 -31 marzo 2017 – ha ripercorso i “tratti” più incisivi di questo periodo contraddistinto, in particolare, «dal forte impegno per i gravi eventi tellurici che hanno sconvolto l’Italia centrale dall’agosto scorso, interessando anche e particolarmente questa provincia» con un meccanismo complesso di dispiegamento delle forze in servizio. Nelle parole del Questore, poi, non sono mancati i riferimenti più umani, specie verso quella «assunzione di responsabilità intensa e costante, che si basa anche su piccoli episodi come quello dell’allevatore che vede lo Stato nella giubba della Polizia e offre un caffè al poliziotto che sente vicino: una vicinanza ben distinta per una condivisione del dramma subito al quale, in alcuni giorni, si è aggiunta l’emergenza neve».
I dati sull’attività di polizia sono confortanti ma, ha poi aggiunto Pallini, «scompaiono di fronte all’orgoglio che ho visto negli sguardi e negli occhi di chi mi ha raccontato episodi come quello citato si, forse, “infinitamente piccoli ma, ne sono convinto, straordinariamente grandi”. L’attività di polizia è fatta anche di piccole cose che diventano “straordinariamente grandi”. Il “mostro” anche nei cuori dei poliziotti (e voglio ricordare i molti colpiti direttamente con gravi danni alle proprie abitazioni ai quali deve andare tutta la nostra vicinanza) ha propagato il suono della sua potenza».
«La positiva attività della Polizia di Stato sul territorio con i suoi organici (i circa 140 della Questura, 40 del commissariato, 70 alla Stradale, oltre a postale, sezione di pg, personale dell’amministrazione Civile e tecnici) – ha proseguito il capo della Questura locale – è la dimostrazione del nostro ’”Esserci sempre”, con tutte le responsabilità connesse».
Per quanto concerne il bilancio annuale, nell’attività di controllo del territorio la Polizia di Stato ha messo in campo, in 11 mesi, 5500 equipaggi; sono stati adottati 25 provvedimenti di avviso orale con 93 fogli di via obbligatori e 8 persone ammonite per atti persecutori. 28.000 sono state le chiamate al 113, di cui 935 per richieste di interventi di polizia e più di 1000 per soccorso pubblico. Sono stati controllati 60 pubblici esercizi accertando 25 violazioni penali. L’attività di polizia giudiziaria ha consentito di arrestare 70 persone e denunciarne 826, specie nel campo del contrasto al traffico di sostanze stupefacenti. E’ stata inoltre intensificata l’attività di accurato monitoraggio a persone sottoposte a misure alternative alla detenzione con 4530 controlli. Gli stranieri non comunitari soggiornanti sono quasi 35.000 con un indubbio carico di lavoro per il personale addetto al settore. Nell’anno solare 2016 sono state 54 le espulsioni con 12 accompagnamenti nei CIE e 5 alla frontiera. La Polizia Postale, che si occupa dello studio e analisi delle fenomenologie legate al mondo delle comunicazioni con attività investigativa all’avanguardia, oggi sempre più rilevante ai fini della sicurezza, ha denunciato all’autorità giudiziaria 94 persone. Costante poi è la presenza nelle scuole e in altri ambiti per informare sui pericoli della rete. Circa la Polizia Stradale, di cui il questore Pallini ha rammentato «il 70° anniversario della fondazione», si annoverano: quasi 8200 violazioni accertate, 233 patenti ritirate, quasi 1800 pattuglie nel periodo di riferimento, oltre alle campagne di sensibilizzazione rivolte ai giovani sui temi della sicurezza stradale.
Al quadro complessivo, «deve essere aggiunto il grande lavoro dietro le quinte volto alla pianificazione accurata dei servizi che si traducono in ordinanze del Questore stesso. Nell’anno 2016 circa 1000 ordinanze di servizio, di cui un quarto per manifestazioni sportive, circa 150 per altre iniziative pubbliche (politiche, sindacali, religiose); 50 per visite di personalità», senza dimenticare che, sotto l’aspetto logistico, «anche gli uffici della Questura di Macerata hanno subito gli effetti del sisma». Infine, un cenno all’intensificazione delle iniziative esterne, concentrando in particolare l’attenzione su due temi-cardine: la violenza sulle donne, in collaborazione con il Centro anti violenza nell’ambito della campagna «… Questo non è amore», e l’educazione alla legalità, con incontri nelle scuole, visite delle scolaresche nelle nostre strutture, il truck «Una vita da social» in collaborazione con l’Asur che ha visto la Polizia di Stato presente, nelle scorse settimane, a Porto Recanati e Camerino.
«Uno sforzo significativo – ha rimarcato Pallini – cercando di “fare rete” con altri enti, istituzioni scolastiche, amministrative e religiose, con difficoltà ma perseverando perché ritengo sia la strada principale da percorrere sulla via di una sicurezza partecipata».
Al termine dell’evento celebrativo, sulla base di precise motivazioni rese pubbliche, sono stati consegnati gli attestati di encomio e di lode al personale della Polizia di Stato di Macerata che si è distinto in operazioni di particolare rilievo nel corso del 2016. Encomio solenne è stato dunque concesso a: vice questore aggiunto Alessandro Albini, sov. capo Gianluca Romagnoli, ass. capo Emanuele Balzi e ass. capo Giuseppina Pinna. Encomio anche all’ass. capo Flaviano Luciani, mentre la lode è stata attribuita agli ass. capo: Gionata Compagnucci, Lorenzo Di Paolo, Massimiliano Giretti, Lorenzo Pezzola, Giuseppina Pinna e Stefano Dignani.
Un momento, questo, capace di andare ben oltre il puro rituale simbolico e in grado di esprimere quel «grazie» autentico verso le donne e gli uomini della Polizia che lavorano, ogni giorno, per assicurare quella «tranquilla sicurezza» di cui c’è davvero bisogno e far sentire le Forze dell’ordine sempre più al fianco della comunità e del territorio che abitiamo.
[FAG id=35528]