Dopo il buio dell’inverno, la primavera sembra portare qualche timido raggio di speranza. Sebbene le condizioni meteo abbiano azzerato le calde aspettative (oltre alle temperature…), in occasione delle festività pasquali, tra entroterra e fascia costiera, sono arrivati segnali incoraggianti dal nostro territorio in cui, tenendo conto dei pesanti strascichi lasciati dal terremoto, sono stati registrate buone affluenze in termini turistici. Specialmente le zone dell’Alto Maceratese, nelle zone più colpite dalle scosse, come Visso o Ussita, sono state mèta di gite o tappe di passaggio.

A Macerata, secondo i dati diramati dal Comune, sono stati oltre 800 i visitatori che hanno approfittato delle aperture per i musei locali che, nel week end festivo, hanno ampliato l’offerta della propria rete (leggi Qui). Tra la magia della torre civica, lo splendore di Palazzo Buonaccorsi e le bellezze di Palazzo Ricci, da tutta Italia sono venuti ad ammirare le ricchezze custodite nei luoghi simbolo della città che ha dato i natali a padre Matteo Ricci. Comprensibile soddisfazione è stata espressa dal vice sindaco e assessore alla Cultura, Stefania Monteverde, che ha sottolineato come riscontrare il flusso di turisti «che ammirano le meraviglie offerte dai nostri paesaggi e dalle nostre proposte culturali», nonostante il calo oggettivo del 20% rispetto all’anno scorso, rappresenta un segnale positivo per guardare avanti con fiducia, superando le fatiche della ricostruzione anche a partire dalle risorse turistiche che le Marche vantano.

Visitatori all’interno di Palazzo Buonaccorsi

Per quanto riguarda la sempre suggestiva cornice naturalistica dell’Abbazia di Chiaravalle di Fiastra, ad evidenziare una diminuzione dell’afflusso in questa Pasqua 2017 è Miria Salvucci, referente di Meridiana, la società cui è affidata la gestione dei servizi turistici di Urbisaglia e della storica struttura in cui sono presenti i monaci cistercensi. «Quest’anno abbiamo avuto una diminuzione degli ospiti – afferma -, ma con la situazione che i nostri territori hanno vissuto da agosto scorso in poi ce lo aspettavamo. Fino al Venerdì Santo le visite sono state ridotte, poi c’è stata una ripresa, dal Sabato Santo al Lunedì dell’Angelo: in totale i visitatori all’Abbadia sono stati 375. Per quanto concerne le provenienze, ne abbiamo registrate 13 in generale dall’Europa, 218 dall’Italia (prevalentemente Abruzzo e Umbria) e, nello specifico, 144 dalle zone limitrofe delle Marche. Un calo, inevitabilmente, c’è stato – conclude – ma resta il dato positivo delle oltre duecento persone, tra cui famiglie, che si sono spostate dalle altre regioni della nostra penisola. Relativamente ad Urbisaglia, invece, il trend si è mantenuto nella media: 434 i turisti registrati nel 2016, 260 quelli accolti in questo fine settimana festivo.

Buono anche il bilancio riscontrato a Recanati, dove tra le rimembranze leopardiane e le melodie gigliane, non sono mancati i turisti venuti a far visita alla restaurata Torre del Borgo così come agli spazi museali cittadini. Sebbene l’area camper si sia dimostrata all’altezza delle domanda e i mercatini del fine settimana, con l’artigianato e i prodotti tipici delle aree danneggiate dal sisma, non soddisfacente è stata purtroppo la risposta dal punto di visto ricettivo. Intanto la Città della Poesia e del Bel canto si prepara per i prossimi ponti con le festività del 25 aprile e del 1° maggio, oltre alle consuete visite scolastiche con pullman provenienti da ogni regione.

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