La ministro Fedeli al suo ingresso in Rettorato

A 50 anni dalla morte di don Lorenzo Milani, la ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli sceglie di ricordarne l’attualità del messaggio nell’incontro svoltosi, lunedì 26 giugno, presso il Rettorato dell’Università di Macerata. Parole raccolte prima dell’appuntamento previsto, sempre nel pomeriggio del, al Polo Pantaleoni, con a tema le politiche per l’Università. Accolta dal rettore Francesco Adornato e dal prefetto Roberta Preziotti, la Ministro ha scambiato alcune battute  con i vari rappresentanti istituzionali alla presenza della stampa.

Da sinistra, il prefetto Preziotti, la ministro Fedeli e il rettore Adornato

«Don Milani ha testimoniato, non solo in “Lettera a una professoressa”, l’importanza di offrire agli studenti strumenti che li affianchino nel loro percorso formativo ed educativo», ha affermato la Fedeli prima di ribadire la necessità dell’Università moderna di agire nella duplice ottica locale e globale: «Tutti i diversi attori non possono permettersi di affrontare il tema secondo un’ottica di localismo chiuso: avrebbero già perso. Non c’è bisogno di politiche uguali per contesti differenti – e ancora -, l’Università deve consentire al territorio di aprirsi al mondo».

La ministro Valeria Fedeli

Promosso dall’Ateneo e dal centro studi Nens – Nuova Economia Nuova Società – il programma della visita della ministro Fedeli prevede ora un confronto, introdotto e coordinato da Gianluca Busilacchi, direttore scientifico Nens, a partire dal volume “Università in declino. Un’indagine sugli atenei da Nord a Sud” a cura dell’economista Gianfranco Viesti. Insieme al curatore stesso, interverranno lo stesso Adornato, Luigi Lacchè, presidente dell’Istituto Confucio di Macerata, Francesca Spigarelli e Emmanuele Pavolini, docenti di Unimc, Beatrice Bianconi, rappresentante degli studenti.

In controtendenza rispetto agli altri contesti nazionali, in particolare in Europa, l’Italia ha visto sensibilmente calare gli studenti iscritti e i laureati. Si è inoltre ridotto il numero dei docenti ed è diminuito vistosamente l’impegno finanziario pubblico. Durante la conferenza, dunque, si cercherà di risolvere l’interrogativo che pone il declino dell’Università come una questione nazionale, all’interno della quale emergono una serie di fenomeni preoccupanti che si concentra maggiormente al Sud, tali da acuire in modo ancora maggiore le distanze rispetto al Nord del Paese.

Da sinistra, i professori Michele Corsi e Carlo Pongetti, Preziotti, Fedeli e Adornato

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