Dopo aver chiuso il 2016 con un ennesimo aumento di fatturato a doppia cifra, Nuova Simonelli rafforza quest’anno la sua presenza commerciale all’estero e soprattutto si riorganizza dal punto di vista societario per affrontare con maggiore determinazione e flessibilità nuove sfide nel settore delle macchine per caffè professionali, cercando di scalare ulteriori posizioni nella leadership del comparto, sia tra le aziende italiane, sia tra i competitor stranieri.

A pochi giorni dall’apertura in Francia della terza filiale estera (le altre due si trovano in Usa e a Singapore), il presidente e amministratore delegato dell’azienda di Belforte Nando Ottavi, ha tenuto nei giorni scorsi una conferenza a Tolentino per annunciare l’avvenuta costituzione di una nuova società, la Simonelli Group Spa, il cui capitale sociale fa capo al 100% alla Nuova Simonelli Spa. Operando in piena continuità con quest’ultima, alla Simonelli Group faranno d’ora in poi capo tutte le attività di ricerca, progettazione, produzione, e commercializzazione dei prodotti con i due marchi: Nuova Simonelli e Victoria Arduino.

Il cambio del nome del ramo operativo d’azienda permetterà alla società di presentarsi sui mercati come industria multibrand, ma soprattutto di tener separate la fase decisionale e strategica, da quella operativa. La prima rimane in capo ai soci presenti nella ‘società madre’ (Nuova Simonelli Spa), mentre le scelte prettamente industriali, sia sul piano della produzione, sia su quello commerciale, faranno capo alla nuova società Simonelli Group, che avrà una conduzione prettamente manageriale.

Nel corso della conferenza stampa, cui hanno preso parte anche il vice presidente dell’azienda, Marco Feliziani, il neo direttore generale, Fabio Ceccarani e il commercialista Umberto Massei, sono stati forniti anche dati sulla crescita dell’azienda in questi anni.

Il fatturato è quadruplicato in sette anni (da 17 milioni del 2009 ad 77 milioni del 2016), con la possibilità di toccare i 100 milioni entro i prossimi tre anni. La produzione, che ha raggiunto le 32mila macchina annue, sta richiedendo ulteriori spazi nello stabilimento di Belforte inaugurato appena dodici anni fa, accanto al quale entro l’autunno entrerà in funzione il nuovo centro direzionale. L’export, vicino al 95%, è diffuso in 121 Paesi di tutti i continenti, con forte penetrazione (46%) nell’area del Pacifico.

Dopo la recente ripresa del mercato in Europa (oggi al 23%) l’azienda da un anno ha riorganizzato la propria forza vendita in Medio Oriente e in Africa, dove si evidenziano nuove potenzialità di mercato. Ottavi ha ricordato il forte legame esistente tra il territorio maceratese e l’azienda, nata 81 anni fa a Cessapalombo, sviluppatasi negli anni ‘50 e ‘60 a Tolentino e poi dal 1974 presente ininterrottamente a Belforte del Chienti, dove avviene il cento per cento della produzione.

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