Sono passati 5 anni dalla scomparsa di Mario Clementoni, imprenditore lungimirante, ma prima uomo carismatico che ha posto la famiglia e il concetto di famiglia al centro del suo vivere e del suo impegno come industriale. Domenica 15 novembre la città di Recanati ha ricordato la figura di Mario Clementoni con due momenti densi di emozioni accompagnati da un sottofondo di ricordi che hanno portato ad osservare un futuro positivo per quello che riguarda l’azienda che dal 1963 ad oggi ha sempre garantito opportunità per molte famiglie e generato sviluppo territoriale.

Alle ore 17, alla presenza di tutta la numerosa famiglia Clementoni, delle autorità civili, militari e religiose, insieme a tantissimi amici, dipendenti e imprenditori, la signora Matilde, moglie di Mario, cinta dalla presenza dei figli Pierpaolo, Stefano e Patrizia, ha scoperto dal tricolore la targa che intitola il piazzale vicini Porta S. Filippo a Mario Clementoni. Grande emozione per la signora Clementoni che ha condiviso con Mario ogni momento della sua vita operandosi con grande impegno anche per il bene dell’azienda nonostante dovesse provvedere alla crescita dei suoi 4 figli che oggi portano avanti – con suo immenso orgoglio come dichiarato con commozione- questa realtà cresciuta grazie ad una grande idea di Mario e grazie al suo straordinario impegno professionale e sociale.

A celebrare questo solenne momento, che ha aperto il programma delle iniziative dedicate a Clementoni, erano presenti: Il sindaco di Recanati Francesco Fiordomo, mons. Nazareno Marconi Vescovo e il consigliere regionale Luca Marconi. Dopo l’intitolazione del piazzale, il programma delle iniziative è proseguito a Teatro Persiani dove si è svolto un momento pubblico dedicato all’importanza del gioco per i bambini attraverso una presenza qualificata e d’onore come quella della prof.ssa Maria Rita Parsi scrittrice, psicologa e psicoterapeuta e già membro Onu.

L’intervento breve, ma molto intenso e preciso della prof.ssa Parsi è stato introdotto dal sindaco Fiordomo che ha sintetizza in 3 elementi cardine l’operato di Mario Clementoni che poi diventano messaggio per il futuro ossia valore assegnato alla famiglia, l’intuito e la genialità, e il senso di responsabilità verso la comunità che l’imprenditore ha sviluppato attraverso l’attività d’impresa. Sul palco anche il consigliere regionale Luca Marconi che ha recentemente portato in consiglio regionale una proposta di legge approvata unanime per arginare l’azzardopatia e a la ludopatia. Questi fenomeni stanno minando molte persone e a ricaduta l’intera società, ma possono anche essere attenuati con un lavoro preventivo svolto proprio sull’educazione dei bambini al gioco sano ed educativo che è alla base del successo dell’azienda pensata e costruita intorno a questa filosofia da Mario Clementoni.

A rappresentare le 4 generazioni presenti della famiglia Clementoni sul palco del Persiani, Giovanni Clementoni, figlio di Mario e attuale Amministratore delegato dell’azienda che ha ringraziato la città di Recanati e i centri vicini come Potenza Picena città natale del padre. Quello di Giovanni è stato un ringraziamento per la vicinanza e l’affetto dimostrata anche in questa ricorrenza che ha riunito tantissime persone per questo evento portando la persona di Mario Clementoni tra i notabili della città recanatese. Prima di passare la parola alla prof.ssa Parsi, Giovanni Clementoni ha ricordato la grande intuizione del babbo che non inventò il giocattolo, ma sviluppò un concetto nuovo che aggancia il giocatolo tradizionale allo strumento educativo.

A concludere il pomeriggio l’intervento della Parsi che si è soffermata con estrema razionalità sul valore del gioco nella giovane età. Due i concetti fondamentali sui quali ha ruotato il suo intervento: uno la necessità di mantenere distante il virtuale dai bambini perché appiattisce ogni capacità funzionale e poi la necessità di giocare che ogni bambino ha per evitare che quella fase diventi una necessità futura. La professoressa ha citato il caso del dittatore coreano Kim Jong-Un che al lancio di ogni suo razzo militare potenzialmente distruttivo per l’umanità dimostra atteggiamenti infantili conseguenza probabile di un mancato passaggio adolescenziale che fa perdere il senso reale del gioco.
Maria Rita Parsi ha chiuso con l’invito accorato rivolto ai genitori chiedendo di dedicare molto tempo con i figli per giocare insieme al fine di sviluppare un dialogo fondamentale alla loro crescita migliore.

Quella dell’azienda Clementoni è una storia industriale che proprio in questi giorni è stata anche oggetto di un risultato importante verificato dalla Fondazione Merloni nel suo 31° rapporto annuale sull’economia marchigiana. L’azienda Clementoni si attesta come best performance tra le imprese delle Marche con bilanci con segno sempre positivo e crescente negli ultimi 10 difficili anni di crisi.

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