Dal 1537 dopo che la città era stata liberata dalla peste, Cingoli ogni 5 anni rinnova la sua consacrazione a Maria. Durante questi quasi 500 anni ci sono state delle interruzioni, ma dal 2012 la tradizione è stata recuperata e c’è la forte motivazione a renderla duratura.

Ora, a 5 anni di distanza, l’appuntamento si rinnova. La data è quella di domenica 29 ottobre alle ore 17, quando a Sant’Esuperanzio una concelebrazione eucaristica, presieduta da monsignor Giancarlo Vecerrica, vescovo emerito di Fabriano-Matelica, raccoglierà oltre ai cingolani anche i fedeli delle frazioni e i rispettivi parroci.

In giornate prossime a quelle che hanno visto polemiche pretestuose svilupparsi in merito alla recita spontanea di una semplice Ave Maria, questa celebrazione può recare un piccolo contributo di riflessione sul senso della consacrazione alla Vergine del Rosario in un tempo secolarizzato e in contesto sociale in cui tante identità diverse sono chiamate a convergere per costruire una casa comune in cui tutti si possano sentire a proprio agio.

Nel nostro caso senza trascurare il dato che questa consacrazione è nata ed è stata portata avanti non solo dalla comunità cristiana, ma anche dalla società civile.

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