Riceviamo e pubblichiamo dal sindaco di Cingoli, Filippo Saltamartini.

“Che ci sia apprensione per l’andamento del Nosocomio cittadino depauperato del Punto di Primo intervento, del sanitario della Radiologia e del ridimensionamento degli altri servizi offerti, non mi pare che sia una novità. Dell’intenzione dell’Amministrazione comunale di indire una manifestazione regionale con tutti i cittadini per protestare contro la vergognosa destrutturazione del nostro nosocomio è pure cosa nota.

Tuttavia, l’episodio di ieri, è assolutamente da qualificare come un fatto casuale, da annoverare nell’ambito dell’irrilevanza dell’evento e che dev’essere circoscritto all’interno della professionale opera investigativa dei nostri Carabinieri. Nessuno è autorizzato a fare ipotesi diverse o determinare allarmismi. Tuttavia, come ho scritto più volte, anche sui social, dobbiamo cercare di resistere e la comunità di essere unita, perché questi sono dei nostri diritti e i diritti non si negoziano. Per meglio dire, questi sono di rango costituzionale e nessun partito al potere può negarceli o bonariamente regalarceli.

Chiedo la cortesia di avere fiducia nella missione dell’Amministrazione comunale. Le discriminazioni che la Regione Marche ha compiuto chiudendo il Punto di primo intervento di un Comune del cratere come Cingoli, per mantenerne altri, di chiaro sapore elettorale, ma posti fuori del cratere, primo o dopo saranno sanate. La giustificazione del direttore generale Marini, fornita nell’Assemblea di Area Vasta con tutti i Sindaci, secondo cui il PPI di Cingoli è stato chiuso perché l’ospedale è stato riparato a seguito delle scosse del 30 novembre 2017, si commenta da sola.

Chiederò l’intervento del Presidente Mattarella a cui spetta il compito di essere garante della Costituzione e di garantire che il Comune di Cingoli abbia la stessa dignità Istituzionale di altri Municipi e la tutela degli articoli 3, 32 e 44 della Costituzione. In ogni caso, dobbiamo prepararci, come nel 2014 a portare migliaia di cittadini sotto i palazzi della Regione. Se non ascoltano il Sindaco c’è da scommettere che ascolteranno gli elettori alla vigilia delle elezioni politiche di primavera.

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