Il gesuita maceratese Matteo Ricci finisce nei Baci Perugina. Una sua celebre frase, rimaneggiata e semplificata per esigenze commerciali, è presente nei cartigli della nota fabbrica di cioccolata che, in verità, in questo periodo sta vivendo una delle vertenze sindacali più dure. «È stralciata e adattata da una frase più complessa – spiega Gianni Criveller, professore all’Holy Spirit Seminary College of Theology and Philosophy di Hong Kong, studioso di Matteo Ricci –  e articolata di “Dell’amicizia” (la prima opera composta da Ricci in lingua cinese – Nanchang, 1595, ndr). È la sentenza numero 6, che si trova a pagina 65 dell’edizione in italiano, con testo cinese a lato, pubblicata a cura del professor Filippo Mignini per Quodlibet (Macerata, 2005)».

Il cartiglio recita: «un uomo di grande virtù ebbe certamente dei buoni amici». La frase completa di Ricci, tradotta dal cinese, è: «Un uomo di grande virtù, se non nemici fuori dal comune, ebbe certamente buoni amici. Se non ebbe nemici straordinari che lo costrinsero a essere accorto, certamente ebbe buoni amici che lo aiutarono».

Questo è un esempio di pratica della retroversione cioè del ritorno alla lingua originale partendo da una traduzione, che può favorire la comunicazione da una cultura all’altra (e dall’ambito culturale a quello commerciale), ma può produrre anche semplificazioni indebite e qualche piccola distorsione.

Padre Matteo Ricci

Ho chiesto a Rossella Digiacomo, dell’ufficio stampa di Baci Perugina, se Matteo Ricci è presente anche in altri cartigli. «Ad oggi, il cartiglio n.338 – risponde – è l’unico contenente la frase del gesuita Matteo Ricci».

Come funziona il lavoro dei redattori della Perugina e con quale criterio vendono selezionate le frasi da aggiungere ai Baci?
È doverosa una premessa – risponde – cioè che il Bacio Perugina è sia quel dono fatto da una persona cara ma anche la scelta personale di coloro che lo preferiscono tra molti cioccolatini. Il cartiglio ha, dunque, una duplice valenza: deve saper comunicare come fosse una dedica e allo stesso tempo deve saper esprimere i valori dell’amore universale, affinché ognuno possa trarne un piacere nella lettura individuale. Per questo i nostri redattori devono saper individuare gli aforismi dei più grandi autori letterari che sappiano esprimere le sfumature dell’amore, dell’affetto e i valori della vita nelle accezioni positive e attuali.

Da quando esistono i cartigli?
I cartigli sono la firma di Baci Perugina fin dal 1922 – continua Digiacomo – oggetto di culto, di collezione e icona per la sua grafica e il suo stile. Ma anche il rinnovamento è importante; periodicamente vengono selezionate nuove frasi e nuovi autori. L’ultimo è del 2014 quando sono state inserite le frasi di importanti scrittrici del passato. La letteratura è un archivio infinito di citazioni dei più grandi maestri, il compito di Baci Perugina è quello di saper trarne le massime più belle che sappiano dare un messaggio d’amore attuale e universale.

Da quanto tempo il cinese fa parte delle lingue da voi utilizzate per i bigliettini che accompagnano i Baci? In quante lingue, in totale, vengono attualmente tradotte le frasi?
Dal 2017 Baci Perugina – conclude – ha introdotto due nuove lingue per la traduzione dell’aforisma all’interno del cartiglio: il cinese e il portoghese. Il brand cult dell’amore vuole baciare tutto il mondo e lo fa guardando sempre più ai mercati esteri, come la Cina e il Brasile. Ogni cartiglio, ad oggi,  riporta così tre traduzioni dall’italiano, mantenendo sempre inglese e spagnolo e alternando il francese al cinese o al portoghese.

Il gesuita Matteo Ricci, nato a Macerata nel 1552 e morto a Pechino nel 1610, autore indiscusso e studiato ovunque per le nuove vie di evangelizzazione e di integrazione culturale, apprezzerebbe tale ulteriore e nuovo modo di farsi conoscere nel mondo? Forse sì, d’altronde lui è stato geniale anche nella capacità di trovare il mezzo e il modo per esprimere alcuni concetti universali, destando anche stupore e curiosità.
Forse, quindi, essendo molto ironico, appoggerebbe l’idea di comparire nei cartigli dei Baci della Perugina, che nel 1988 entra a far parte del gruppo svizzero Nestlè, i quali – come i biscotti della fortuna (di origine giapponese ripresa, intorno agli anni ‘30-’40, dai cinesi) – destano sempre un certo interesse.

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