A termine della messa del Crisma, celebrata questa mattina all’Abbadia di Fiastra insieme ai sacerdoti della Diocesi, monsignor Nazzareno Marconi ha nominato il nuovo vicario Generale. Si tratta di don Andrea Leonesi, che già svolgeva l’incarico di Provicario.
«In questa mia quarta Settimana Santa con voi – ha detto il vescovo Marconi -, credo sia giunto il momento di segnare un’altra tappa nel nostro camminare insieme come presbiterio diocesano. Fin dal mio arrivo ho cercato di rafforzare l’idea che una Diocesi cammina soprattutto a partire dall’unità del presbiterio. Siamo diversi per età, provenienze e sensibilità spirituali e pastorali, ma Papa Francesco ci ha invitato ad una conversione pastorale di cui un punto fermo è che: “l’unità deve prevalere sul conflitto”(EG 226-230).».
Don Andrea va a sostituire don Pietro Spernanzoni che ha svolto il compito per 14 anni, affiancando tre Vescovi, e che è stato sostituito per motivi di età.
Don Pietro Spernanzoni nel suo genuino e commosso discorso di saluto ha ricordato i consigli ricevuti da mons. Trasarti quando ricevette l’incarico: «Mi disse che dovevo fare principalmente tre cose, alimentare la complicità col vescovo, vivere in amicizia con i preti e tenere sempre un atteggiamento di grande riservatezza, spero di esserci riuscito»
Ancora una parola del Vescovo su mons. Pietro Spernanzoni: «come Vicario Emerito, possa aiutarmi ancora per tanti anni con il suo consiglio, soprattutto per valutare con delicatezza ed attenzione le situazioni personali».
Don Andrea, ha detto mons. Marconi, «ha accolto l’incarico con un po’ di timore e bello spirito di obbedienza e fede». Timore e fede espressi anche al momento di salutare l’assemblea: «L’unica cosa che posso dire – ha detto il nuovo Vicario – è che spero che il Vescovo abbia fatto la cosa giusta, sicuramente ci avrà pregato».
Infine l’invito da parte di mons. Nazzareno Marconi rivolto a tutti i sacerdoti presenti: «Vi invito di cuore a collaborare con don Andrea. La sua esperienza nell’accogliere sensibilità spirituali diverse: dal Cammino, al Rinnovamento, ai Cultori della tradizione liturgica latina, alle varie parrocchie in cui ha operato, ci aiuterà nel lavoro di tenere uniti tutti senza mortificare nessuno».