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244° Guardia di Finanza Macerata: post-sima, lotta all’evasione e tutela spesa pubblica, restano le priorità

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Si è tenuta questa mattina, presso il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Macerata, alla presenza delle massime Autorità civili, militari e religiose della Provincia, la cerimonia del 244° Anniversario della Fondazione del Corpo della Guardia di Finanza.
Dopo la lettura del messaggio del Presidente della Repubblica e l’Ordine del Giorno del Gen. C.A. Giorgio Toschi, Comandante Generale della Guardia di Finanza, il Col. Amadeo Gravina ha ringraziato, nella sua breve allocuzione, le Fiamme Gialle maceratesi per la preziosa e complessa attività Istituzionale svolta, dal contrasto all’evasione e all’elusione fiscale, alla tutela della spesa pubblica, alle indagini per contrastare la criminalità economico-finanziaria, al concorso al mantenimento dell’Ordine e della Sicurezza Pubblica.
Nel corso della cerimonia, sono stati consegnati alcuni encomi, concessi a militari che si sono particolarmente distinti nelle attività di servizio nel corso dell’ultimo anno.
A margine della stessa, il Colonnello Amedeo Gravina, nel ribadire i prioritari obiettivi perseguiti dal Corpo, a tutela dell’economia legale e dei contribuenti rispettosi delle regole, quale condizione indispensabile per il raggiungimento dell’equità fiscale, posta a fondamento del benessere della collettività, ha fornito una breve sintesi del bilancio dell’attività svolta nell’ultimo anno e mezzo dalle Fiamme Gialle maceratesi.

Interventi sempre più mirati per contrastare le frodi fiscali: non si tratta di piccoli commercianti, artigiani e imprenditori, che rappresentano l’ossatura economica della provincia, sempre da tutelare, ma di grandi evasori, ossia di quei soggetti fiscalmente pericolosi i cui patrimoni sono espressione diretta dei gravi reati tributari o economico-finanziari commessi; importi tutt’altro che insignificanti se si pensa che questi grandi evasori, in tutto in 46, in un anno e mezzo hanno sottratto a tassazione circa 180 milioni di euro e frodato l’IVA per altri 39 milioni di euro.
Mentre sono 450, in tutto, tra verifiche e controlli, gli interventi avviati nei confronti di persone e imprese considerati maggiormente a rischio di evasione fiscale. 252 le persone denunciate per reati fiscali. La maggior parte di questi sono rappresentati dagli illeciti più insidiosi e pericolosi per la stabilità economico-finanziaria del Paese e per la libera concorrenza tra imprese: l’emissione di fatture false, la dichiarazione fraudolenta, l’occultamento di documentazione contabile.
Nel settore della fiscalità internazionale i casi di evasione scoperti sono stati 12, con un’evasione di circa 13 milioni di euro.
I sequestri di disponibilità patrimoniali e finanziarie ai responsabili di frodi fiscali ammontano a circa 11 milioni di euro, cui si aggiungono le ulteriori proposte di sequestro già avanzate per oltre 88 milioni di euro.
Scoperti 141 evasori totali, soggetti che, pur avendo svolto attività produttive di reddito, sono risultati completamente sconosciuti al Fisco, responsabili di aver evaso, in un anno e mezzo, redditi per oltre 270 milioni di euro ed IVA per circa 60 milioni di euro.
Nello stesso periodo sono stati verbalizzati 28 datori di lavoro per aver impiegato 118 lavoratori in “nero” o irregolari.
Nel settore delle accise, sono stati conclusi 19 interventi, che hanno consentito, tra l’altro, di smantellare un’organizzazione criminale specializzata in frodi nel commercio di carburanti: oltre 133 milioni di litri di carburanti illecitamente commercializzati, con 25 persone denunciate, di cui 7 tratte in arresto.
Nel comparto del gioco e delle scommesse, eseguiti 17 controlli con la verbalizzazione di 33 soggetti.

CONTRASTO AGLI ILLECITI NEL SETTORE DELLA TUTELA DELLA SPESA PUBBLICA
Altra fenomenologia illecita contro cui, dopo l’evasione, il Corpo riversa le proprie migliori risorse, è la legalità nella Pubblica Amministrazione, campo nel quale, sempre nell’ultimo anno e mezzo, sono stati controllati appalti per circa 160 milioni di euro e denunciate, per reati in materia di appalti e altri delitti, 130 persone.
A ciò si aggiunge il contrasto a forme di inefficienze e sprechi di risorse di cui si rendono colpevoli persone che, operando nel pubblico, procurano danni all’erario: nello stesso periodo le Fiamme Gialle maceratesi ne hanno individuate 64, responsabili di un danno erariale pari a circa 134 milioni di euro.
Sono stati 212 gli interventi in materia di uscite dei bilanci nazionale e locali (tra cui i “C.A.S.” erogati a seguito degli eventi sismici), 124 dei quali hanno dato luogo alla constatazione di indebite percezioni di risorse pubbliche per circa 600 mila euro, con la denuncia all’Autorità Giudiziaria di 129 persone.
Nell’ambito di un Protocollo di Intesa tra la Guardia di Finanza ed il Commissario del Governo per la Ricostruzione nei territori interessati dal sisma, sono stati svolti, ad oggi, 300 interventi volti a verificare la corrispondenza e veridicità dei dati riportati nelle cosiddette schede AeDES e nel collegato fascicolo peritale, redatti da professionisti abilitati, rispetto alla situazione reale degli edifici periziati per i danni subiti dal simsa.
Evase 1.849 informative antimafia, volte ad accertare la sussistenza, da parte dei soggetti richiedenti, dei requisiti per l’iscrizione nell’Anagrafe Antimafia degli Esecutori.

CONTRASTO ALLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA ED ALLA CRIMINALITÀ ECONOMICO – FINANZIARIA
L’azione della Guardia di Finanza, in questo obiettivo strategico, mira all’aggressione della criminalità comune ed organizzata nel cuore dei suoi interessi economici e finanziari, mediante accertamenti e investigazioni rivolte ad individuare i capitali di origine criminale e scoprire i patrimoni illecitamente accumulati.
In tale ambito, sono stati svolti 45 accertamenti economico patrimoniali a carico di soggetti condannati o indiziati di appartenere ad associazioni malavitose e/o loro prestanomi, con la proposta di sequestro di circa 1,8 milioni di euro.
Il denaro illecitamente accumulato dalla criminalità, dagli evasori seriali, dai corrotti e corruttori e dagli altri criminali, per poter essere “lavato” della sua provenienza “sporca”, deve essere riciclato in attività o in investimenti apparentemente “puliti”.
Ecco che seguire i flussi finanziari diventa fondamentale in ogni tipologia di contrasto agli illeciti. Il valore del riciclaggio accertato nell’ultimo anno e mezzo è stato pari a circa 1,6 milioni di euro. Un fiume di soldi intercettato grazie alle 8 indagini di polizia giudiziaria avviate, da cui sono “scattate” denunce per riciclaggio e autoriciclaggio nei confronti di 20 persone.
I sequestri effettuati su ordine della Magistratura ammontano a circa 270 mila euro. La lotta al fenomeno del riciclaggio non si fa però solo con la repressione. Per contrastarlo al meglio è necessaria anche una seria azione preventiva attraverso le analisi delle segnalazioni di operazioni sospette.
Sono stati infatti 132 gli interventi svolti in materia di sviluppo di segnalazioni per operazioni sospette, i quali hanno portato alla denuncia a piede libero di 31 soggetti per inosservanza alla normativa antiriciclaggio.
Mentre sono 27 gli interventi svolti in materia di sicurezza della circolazione dell’euro degli altri mezzi di pagamento, che hanno determinato la denuncia a piede libero di altrettante persone.

TRADIZIONE E MODERNITA’

Una cerimonia incentrata sulla modernità e la tradizione delle Fiamme Gialle, con un ricordo speciale da parte del Comandante provinciale Gravina ai 100 anni dalla Battaglia del Piave del Solstizio e un originale allestimento creato per l’occasione nella caserma di viale Indipendenza con pezzi storici risalenti alla prima guerra mondiale della collezione privata del Log. Luca Cimarosa (nella foto da sinistra Log. Luca Cimarosa, al centro l’App. Cataldo Salituri  e l’App. Scelto Michele De Leo con divise storiche modello 1909)

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