L’agricoltura come settore centrale nel sociale, nell’integrazione e come strumento di longevità attiva che vede le Marche come regione all’avanguardia in campo nazionale. La nostra è riconosciuta come la regione che prima di tutte le altre si è data una legge per disciplinare il settore, che ha investito di più nel sociale all’interno della multifunzionalità delle aziende: agrinido e agriasilo montessoriani ma anche attività agricole come terapia per anziani che ha dato già i suoi frutti in termini di maggior benessere della persona. Ne hanno parlato Anna Casini, vicepresidente della Regione Marche, nel corso di un momento di approfondimento al Villaggio Coldiretti. Dove si è parlato anche dell’iniziativa di Coldiretti Marche con l’orto in carcere alla casa di detenzione di Barcaglione, che da 4 anni vede tutor Antonio Carletti, presidente di Federpensionati Coldiretti Ancona. Un’iniziativa che coinvolge il 60% dei detenuti e produce 30 quintali di frutta e verdura ogni anno.

«Nelle Marche abbiamo tanti ottimi esempi riproducibili ma non ci possiamo cullare sugli allori. E per questo che siamo qui a ragionare su come migliorare» ha detto Tommaso Di Sante, presidente di Coldiretti Marche. Al workshop sull’agricoltura sociale con tanti marchigiani. Vi hanno preso parte anche il direttore generale dell’Inrca Gianni Genga e Ugo Testa dell’Assam. «Nelle Marche – ha spiegato la vicepresidente Casini – siamo stati pionieri con una legge che ben definisce quali sono le attività all’interno della multifunzionalità delle aziende agricole. Abbiamo fatto sperimentazioni sulla longevità nel mondo dell’agricoltura e adesso stiamo ospitando un esperimento con partner americani ed europei per applicare il metodo Montessori nell’anziano con disturbi cognitivi». Con la Casini, a Roma, c’era anche Maurizio Mangialardi, presidente Anci Marche e sindaco di Senigallia.

Insieme hanno visitato i 34 produttori marchigiani (19 dell’area del cratere) protagonisti del grande mercato di Campagna Amica. «Questo è un grande segnale per le Marche e il territorio – ha detto Mangialardi – produttori capaci, laboriosi e di grande qualità che si mettono in mostra tutti insieme per valorizzare il territorio anche nelle situazioni di grande difficoltà come con il terremoto. Un grazie va dato alla Coldiretti che ha dato loro la possibilità di mettersi in mostra in un evento di rilievo internazionale».

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