«Perché il “Sì” degli sposi sia un atto libero e responsabile, e l’alleanza matrimoniale abbia delle basi umane e cristiane solide e durature, la preparazione al Matrimonio è di fondamentale importanza». È il catechismo della Chiesa cattolica a porre l’accento sull’esigenza di offrire ai fidanzati strumenti per vivere al meglio il sacramento, «tanto più che nel nostro tempo molti giovani conoscono l’esperienza di focolari distrutti che non assicurano più sufficientemente questa iniziazione».
Non è una novità infatti che due giovani che si presentano al parroco chiedendo di essere uniti in matrimonio vengano invitati a frequentare un percorso che li accompagni in questa scelta di vita cristiana.
«È un dono che la Chiesa offre ai fidanzati – ci spiega Gabriele Cardinali, direttore insieme alla moglie Laura Palmucci dell’Ufficio famiglia della diocesi di Macerata –. La coppia vive durante il fidanzamento un momento particolarmente bello ma altrettanto delicato; un’esperienza intensa nell’amore di coppia che vale la pena essere approfondito perché le coppie abbiano la giusta percezione della bellezza che stanno vivendo».
Anche quest’anno la Diocesi di Macerata propone un calendario unitario dei tanti percorsi di preparazione al matrimonio che vengono avviati nel territorio diocesano in periodi diversi dell’anno, agevolando in questo modo le coppie ad orientarsi tra le diverse tipologie che si estendono da Porto Recanati fino a Cingoli. Alcuni di questi cammini, necessari alla preparazione del Sacramento sono messi in piedi dalle unità pastorali mentre altre hanno caratteristiche prettamente parrocchiale; vi sono antri percorsi di preparazione al matrimonio che coinvolgono più unità pastorali. Ci sono realtà che occupano un arco temporale che va da ottobre fino alla Pasqua, periodo dove normalmente viene fatto l’incontro diocesano del Vescovo con i fidanzati (e che quest’anno sarà il 24 marzo alle 15.30 all’aula sinodale) altri invece raggruppano i 12/13 incontri previsti in un arco temporale più ridotto che può durare anche pochi mesi a cadenza settimanale.
Le modalità insomma sono diverse ma tutte prevedono un accompagnamento adeguato delle coppie fatto da operatori pastorali; famiglie desiderose di condividere coi fidanzati il loro essere gia sposi e la bellezza di essere famiglia. Normalmente la coppia che pensa di celebrare il proprio matrimonio è bene che si rivolga alla parrocchia di origine di uno due futuri sposi oppure a quello di dove si andrà a vivere.
«È auspicabile farlo in un tempo che non sia troppo vicino alle nozze – spiega Laura Palmucci – ma adeguatamente distante per permettere ai fidanzati di vivere questo momento senza un affastellamento di impegni e scadenze da rispettare, ma in modo da poterlo gustare come un tempo dedicato alla coppia».
Proprio in quest’ottica è impostata l’iniziativa promossa dall’Oasi Buon Pastore; si tratta di una preparazione “remota” al matrimonio alla quale sono invitate coppie di fidanzati che desiderano vivere cristianamente questo momento della loro vita. «Attraverso un incontro che facciamo ogni ultima domenica del mese – racconta don Egidio Tittarelli, vicario per la pastorale della Diocesi e direttore del centro Famiglia – i giovani hanno l’opportunità di muoversi con calma e serenità verso la scelta del Matrimonio, con ampi spazi di preghiera e confronto tra le coppie».