
«San Firmano sulla via Lauretana» questo è stato il tema della mostra culturale di quest’anno per la festa del patrono, scelto volendo riprendere il pellegrinaggio fatto da molti giovani la scorsa estate in preparazione al Sinodo dei Giovani. I giovani hanno per l’occasione percorso la via Lauretana, che va da Roma a Loreto, facendo sosta a appunto a San Firmano.
A tal proposito la comunità di Montelupone ha voluto organizzare un bel pellegrinaggio con grande partecipazione di ragazzi e famiglie dal paese all’Abbazia, portando solennemente la reliquia del santo venerata da tanti fedeli.
Il pellegrinaggio indica l’attitudine di ogni cristiano, il quale non ha qui una dimora stabile, ma vive la vita come un grande pellegrinaggio dalla terra verso il cielo. Il cielo, è proprio questo l’aspetto di san Firmano al quale don Gianfranco ci ha richiamati durante il
cammino. Si narra infatti nella sua biografia che «subito così iniziò con la più grande attenzione della mente e con tutto il desiderio del cuore ad anelare alle gioie della patria dei cieli con gemiti uniti ogni giorno a sospiri e lacrime senza fine».
San Firmano, quindi, è un grande dono per la quaresima di quest’anno per vivere la nostra conversione: passare dalla terra al cielo attraverso un distacco dai vizi e dalle cose del mondo per vivere il cielo sulla terra.
Il vescovo Veccerica nell’omelia della s. messa ci ha esortato, in questo tempo a volte difficile, a non scoraggiarci, ma di curare la vita comunitaria per mantenere sempre vivo l’entusiasmo di essere cristiani che hanno scoperto la “perla preziosa”, e testimoniano la “fede”, l’amore, affidati alla protezione della Madonna.
Anche don Giacomo ci ha chiamati a guardare S. Firmano che vivendo in un tempo storico buio, ci ha testimoniano la sua “fermezza”, per rimanere anche noi saldi nella fede.