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Università: Censis, primati confermati per Bologna, Perugia e Camerino. Trento sorpassa Siena. Bocconi e Lumsa guidano le classifiche degli atenei privati

Le Università di Bologna, Perugia e Camerino si confermano anche quest’anno al vertice delle “Classifica Censis delle Università italiane (edizione 2019/2020)” diffuse oggi. Tra le classifiche redatte, “divenute ormai un appuntamento annuale a supporto dell’orientamento di migliaia di studenti pronti a intraprendere la carriera universitaria”, in questa edizione sono state introdotte alcune novità relative all’occupabilità dei laureati delle università statali e al grado di soddisfazione per i servizi (aule, biblioteche, postazioni informatiche) di chi ha già frequentato l’ateneo.
Bologna (90,8 punti), tra i mega atenei statali, precede le Università di Padova (88,7), Firenze (86,3), Roma La Sapienza (84,3), Torino (83), Pisa (82,5); ultima tra i mega atenei statali è l’Università di Napoli Federico II, preceduta dagli Atenei di Bari e Catania. Tra i grandi atenei statali, Perugia (91,2) si conferma davanti alle Università della Calabria (90,2), di Parma (89,7) e Pavia (88). Al quinto posto si afferma l’Università di Modena e Reggio Emilia (87,3). Chiudono la classifica, con il punteggio ex aequo di 75,5, le Università della Campania e di Chieti e Pescara. Sorpasso tra i medi atenei statali, con l’Università di Trento (97) che guadagna due posizioni rispetto allo scorso anno e rimpiazza l’Università di Siena, seconda con 95,3 punti davanti agli atenei friulani (Trieste e Udine) entrambi con punteggio di 91,2. Posizioni di vertice confermate nella classifica dei piccoli atenei statali: Camerino (93), Foggia (82,2) e Cassino (82). Tra i politecnici, guida sempre Milano (95,8 punti) davanti al Politecnico di Torino (91,5), e allo Iuav di Venezia. Tra i grandi atenei non statali primeggia anche quest’anno l’Università Bocconi (96,8 punti), seguita dall’Università Cattolica (87,4). Tra i medi atenei non statali, primo posto per la Lumsa (90), davanti a Luiss (89,8) e Iulm (83), mentre tra i piccoli atenei non statali è sempre la Libera Università di Bolzano a guidare la classifica con 102,4 punti.

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