Scoperta, dai finanzieri della Tenenza di Camerino, una frode milionaria nella gestione dei servizi di accoglienza degli sfollati del sisma da parte dell’Hotel 77 di Tolentino, cinque persone sono indagate. La struttura ricettiva che aveva incassato 1,5 milioni di euro da Regione Marche e Prefettura di Macerata per l’accoglienza degli sfollati del sisma 2016 e per le forze dell’ordine impegnate nelle zone terremotate, era riuscita a distrarre oltre un milione di euro, usandone circa 500 mila per comprare 51 lingotti d’oro per poi dichiarare bancarotta nel 2018. Ammonta ad oltre un milione di euro il decreto di sequestro preventivo emesso dall’A.G. I dettagli sono stai illustrati nel corso di una conferenza nella sede del comando provinciale della Guardia di Finanza di Macerata.
La società, aveva infatti fornito, sin dai primi mesi successivi al terremoto, ospitalità sia in favore dei cittadini sfollati che del personale delle Forze di Polizia inviato per l’esecuzione di servizi di Ordine e Sicurezza pubblica nei Comuni terremotati. Per tali servizi, la proprietà della struttura ha incassato dalla Regione Marche e dalla Prefettura di Macerata compensi per circa 1.500.000 euro.
Dalle indagini svolte è emerso che i cinque indagati, a vario titolo soci o amministratori e tutti tra di loro collegati da stretti legami familiari, avevano attuato una prolungata e illecita distrazione di risorse economiche dai conti correnti societari, tanto da portarla alla declaratoria di fallimento.
Dalle indagini svolte, il GIP presso il Tribunale di Macerata – Dott. Claudio Bonifazi – ha emesso, su richiesta del Procuratore della Repubblica, un provvedimento di sequestro preventivo finalizzato alla confisca del profitto del reato.
Le Fiamme Gialle Camerti hanno quindi sequestrato varie disponibilità finanziarie e 19 dei 51 lingotti d’oro, pari a complessivi 4,75 chilogrammi, del valore di circa € 200.000, rinvenuti in sede di perquisizioni all’interno di una botola occultata sotto al letto di uno degli indagati.
Dagli accertamenti svolti, è altresì emerso che la società ha omesso di presentare le prescritte dichiarazioni ai fini delle imposte sui redditi e dell’IVA, per i periodi d’imposta 2016 e 2017, risultando quindi essere un evasore totale, per cui si procederà anche al recupero a tassazione delle somme evase.
L’operazione della Guardia di Finanza s’inquadra trasversalmente nelle linee strategiche dell’azione del Corpo, volte a consolidare l’azione di contrasto ai fenomeni illeciti più gravi e insidiosi, integrando le funzioni di polizia economico-finanziaria con le indagini di polizia giudiziaria, anche al fine di salvaguardare il corretto utilizzo delle risorse pubbliche.