di Giorgio Calvaresi
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«Siamo contenti della Vostra presenza e ci siamo preparati in vista di questo importante e storico evento per la nostra comunità con la Lectio Divina, con la riflessione, con la preghiera – ha detto il parroco Don Davide Malavé all’inizio della celebrazione – perché sappiamo che la sua presenza in queste due settimane, nella nostra Comunità, porterà tanti frutti e servirà per le nostre parrocchie per crescere ed essere
«La visita pastorale è la visita del Pastore, come dice il nome stesso, ma il vero Pastore non sono io, ma Gesù; apriamo così il cuore affinché tramite questo incontro il Signore ci sia vicino»: così ha esordito il vescovo nell’omelia.
La Visita Pastorale normalmente si svolge dopo 5 anni dall’ingresso in diocesi di un vescovo – come appunto monsignor Marconi –, ma a Macerata non si attuava da 20
«Non è una mia invenzione – ha proseguito mons. Marconi –; nella storia della Chiesa esiste dal 1500 ed è iniziata molto prima. Se pensate che la nostra Diocesi è composta da 140mila abitanti e da 70 parrocchie, per dirigere tutto questo, per rendersi conto di quello che succede bisogna conoscere la realtà sulla carta. Tramite i parroci conosco tutto! Ho così il quadro generale della situazione di ogni parrocchia, questo è il lavoro del Vescovo. Però sapere tutto sulla carta
Proseguendo nella sua omelia il Vescovo Marconi ha focalizzato quindi l’attenzione sui giovani: «Sono il futuro, li incontrerò al catechismo, a scuola ed ovunque apriranno le porte. Io non ho paura di entrare! I giovani devono stare al centro del nostro annuncio, devono sentire rinnovato l’annuncio di Gesù: che cancelli i peccati e ci salvi».
Il quarto obiettivo in questa Visita Pastorale è rivolto al mondo del lavoro. «Oggi per chi lavora e per chi dà lavoro, non è facile! Occorre impegnarsi nello sviluppo. Molti giovani purtroppo sono costretti ad andarsene. Negli ultimi 15 anni dalle Marche, 60mila giovani sono andati a lavorare al Nord, o nelle grandi città o all’estero; corrispondono alla metà degli abitanti della nostra Diocesi! Perché non c’è lavoro. Questo è un problema serio! Dobbiamo incoraggiare quindi chi lavora e chi dà lavoro, perché abbiamo bisogno di dare un futuro alla nostra gente».
E per concludere vorrei incontrare tutti quelli che lavorano per il bene della Parrocchia, sino a quelli che puliscono la Chiesa, in quanto hanno una loro dignità e fanno un lavoro prezioso. Non vengo a fare ispezioni, non vengo a predicare, ma ad ascoltare, a stare vicino alle persone e a incoraggiarle: questa è la Visita Pastorale! Cresciamo quindi tutti insieme con l’aiuto del Signore.