di Giovanna Pasqualin Traversa
È un grido di allarme e di dolore quello che i medici italiani esprimono davanti al numero altissimo di colleghi contagiati dal coronavirus e deceduti a causa della malattia: 51, dei quali 10 solo ieri. “La maggior parte dei colleghi sono medici del territorio, salgono le perdite anche per gli odontoiatri, tra gli ospedalieri compaiono nella lista lugubre anestesisti, pneumologi, infettivologi” ma “non è dato di sapere quanti sono ricoverati in questo momento e le loro condizioni. Deceduti e ricoverati anche tra gli operatori e vari livelli infermieri e soccorritori: gente sana per definizione, in origine”. È quanto si legge in un comunicato diffuso ieri sera da Giovanni Leoni, segretario Cimo (Comitato italiano medici ospedalieri) Regione Veneto, che fotografando la situazione nazionale afferma: “Sappiano solo i dati grezzi degli infetti di oggi e come operatori Covid + in Italia siamo a 6.414 su 73.780, attorno all’8,7 % del totale, una enormità”.