
Nel giro di poche settimane la vita delle nostre comunità è cambiata radicalmente: il Coronavirus ha congelato le attività e ci ha condannato a una reclusione forzata dentro le mura delle nostre abitazioni. Fino a ieri i giorni e i riti della Settimana Santa erano un momento di sospensione, di raccoglimento e di riflessione, un’occasione per stare con gli altri, una tregua nella connessione permanente. Oggi, nella sospensione della vita provocata dal Covid–19, è la rete a proporre i riti e riannodare i legami che altrimenti rimarrebbero inespressi.
Oggi solo Internet riesce in qualche modo ad avvicinare i nostri corpi restano lontani in una specie di ecumenismo digitale. Cambiato lo scenario, non cambia la Chiesa, che crea nuovi legami con la sua gente! E così nelle nostre comunità sono spuntati i social per creare nuove relazioni con le persone.
Da una prima indagine empirica, nella nostra diocesi sono oltre 20 le parrocchie e le comunità religiose che si sono attrezzate di tecnologie per interagire con la gente. Emmetv canale 89, ha moltiplicato i suoi servizi. Dalla celebrazione eucaristica del vescovo Nazzareno in Episcopio, al suo messaggio quotidiano. Sempre su Emmetv le famiglie, piccole chiese domestiche, ogni sera alle 21 propongo- no il Rosario. Radio Nuova Macerata e Radio Santa Maria di Montecassiano portano nelle case la voce delle liturgie in mezzo. Diverse parrocchie si sono industriate per trasmettere almeno la Messa di Pasqua in “diretta Facebook” e qualcuna si sta muovendo per dotarsi di un impianto stabile di telecamera collegata a Internet per poter trasmettere la Messa almeno tutte le domeniche. C’è chi è già più avanti, come ci racconta don Flaviano D’Ercoli, direttore della comunità salesiana di Macerata: «Ogni gruppo giovanile della nostra comunità è impegnato per i fanciulli, i ragazzi e gli adulti e i giovani a riunirsi virtualmente via Internet una volta alla settimana per condurre i percorsi avviati prima del Covid–19. Ogni giorno tutta la comunità educativa pastorale prega insieme il Rosario e si ritrova online per la Messa domenicale delle 11,30. Abbiamo avviato una serie di incontri tematici intitolati “Lab Oratorio” per ragazzi, giovani e adulti con una lettura spirituale legata al tempo liturgico».
Molto significativa l’esperienza della Parrocchia Buon Pastore a Collevario che don Egidio Tittarelli ci racconta: «Quando è diventato impossibile recarsi in Chiesa a celebrare insieme, abbiamo ripreso a usare Facebook e aperto un canale You Tube per trasmettere le celebrazioni e continuare a comunicare con la gente di Collevario e le famiglie dell’ “Oasi Buon Pastore”. Abbiamo deciso di trasmettere le celebrazioni perché ci è sembrato un modo efficace per mantenere i rapporti e per continuare a sentirci “comunità”. Il protrarsi della difficile situazione, ci ha incoraggiato a riprendere gli incontri con il ritmo settimanale e trasmessi tramite i social. Tutti i Venerdì l’ascolto della Parola (Venerdì della fede), le celebrazioni, le giornate di Ritiro spirituale della prima Domenica del mese. Abbiamo anche sperimentato la possibilità di un dialogo dopo la riflessione iniziale e così abbiamo toccato con mano, che si può essere vicini anche stando nelle nostre case. Il Mercoledì Santo abbiamo vissuto una celebrazione penitenziale invitando poi a chiedersi perdono l’un l’altro in famiglia; abbiamo suggerito di preparare un piccolo pane su cui abbiamo invocato la benedizione del Signore e da mangiare insieme ricordando la Cena di Gesù con la sua famiglia (i discepoli) e anche a lavarsi l’un l’altro i piedi in famiglia. Il Venerdì Santo è stato proposto di realizzare un luogo per l’Adorazione della Croce in famiglia. Le foto sono state pubblicate su Instagram della Parrocchia, mentre il Sabato Santo abbiamo invitato a preparare un Cero. Alcune foto degli angoli belli, del pane, delle croci sono state stampate e messe accanto all’altare come segno di presenza e di comunione tra Parrocchia e case. Nella Veglia Pasquale abbiamo proclamato la Parola di Dio con le varie Letture, fatte dai giovani e dalle famiglie dalle loro case e così anche per le preghiere nelle varie celebrazioni. Di grande aiuto sono stati anche gli opuscoli preparati dal nostro Vescovo, che hanno aiutato le famiglie a vivere la Settimana Santa». A conclusione di questa panoramica, ci poniamo un interrogativo: l’esperienza virtuale di questi giorni e l’esperienza reale, potranno continuare a convivere una volta superata l’emergenza? Come?