Boris Johnson è davvero nei guai questa mattina se il “Daily Mail”, il terzo più letto quotidiano britannico, oltre un milione di lettori, di solito schierato ad appoggiare il governo, mette un grosso punto di domanda sulla credibilità del suo braccio destro Dominic Cummings. “No apology. No regrets”, “Nessuna scusa. Nessun pentimento” titola a tutta pagina. “Benché sottoposto a un interrogatorio pubblico di un’ora, un vero arrosto nel giardino delle rose di Downing street, Cummings si è rifiutato comunque di dimettersi”, spiega il “Daily Mail”, che definisce il braccio destro del premier, responsabile dei due slogan che hanno garantito la vittoria Tory nel referendum su Brexit e alle ultime elezioni, uno “Svengali”, ovvero una persona che controlla, per scopi cattivi, un’altra. E si chiede come potrà sopravvivere politicamente considerata “la rabbia dei cittadini”. Il tentativo del governo britannico di allontanare l’attenzione del pubblico dallo scandalo Cummings, con l’annuncio che i negozi riapriranno il 15 giugno, non ha funzionato perché non esiste quotidiano, questa mattina, dal “Financial Times” al “Guardian” e al lettissimo “Sun”, che non sottolinei come per il consulente di Johnson sia ora di dimettersi. E il premier rischia grosso a continuare a difenderlo – dice il canale 4 di “Bbc radio” – riportando che anche alcuni membri Tory del comitato 1922, dal quale dipende la scelta leader del partito conservatore, vogliono che Cummings si dimetta.

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