di Gianni Borsa

“Liberare il terreno dai sassi, liberare il terreno dai rovi, perché il seme della Parola di Dio possa essere seminato e produrre molto frutto, dove il trenta, dove il sessanta, dove il cento per uno. Prepariamo il terreno per una nuova seminagione”: è il compito che l’arcivescovo di Milano, mons. Mario Delpini, intravvede per la Chiesa ambrosiana per superare la crisi (sanitaria, economica, sociale) causata dal Covid-19 e che affida in particolare all’Azione cattolica. L’arcivescovo ha voluto donare un messaggio video all’associazione in chiusura di un percorso biblico e spirituale – denominato “Un minuto con l’Ac” – che l’Azione cattolica di Milano ha proposto per 70 giorni, dal 16 marzo a oggi, 30 maggio. “Un video al giorno, della durata di circa un minuto, proposto da assistenti e laici” dell’associazione e rivolti all’intera diocesi ambrosiana. “Sono stati 70 i video pubblicati sul canale Youtube dell’associazione (acmilanotv), alcuni dei quali – si legge in una nota – visualizzati più di mille volte. Un accompagnamento costante e fedele nelle giornate più difficili, ma anche nella fase 2, dove la vita di molti è ripresa con impegni lavorativi e sociali”. L’Azione cattolica ambrosiana “ha deciso di farsi vicina ogni giorno, entrando in punta di piedi nelle case, nei computer e nei cellulari di chi cercava una ‘buona notizia’, un messaggio incoraggiante, una parola significativa”.
Il video integrale di mons. Delpini sarà disponibile a partire dal 1° giugno, sul sito di Azione cattolica ambrosiana: www.azionecattolicamilano.it e sul canale Youtube dell’associazione (acmilanotv). “Dopo l’alluvione, quando il fiume si ritira dal terreno che ha invaso, il terreno – afferma il vescovo – è più fertile di prima”. Ma rimangono “sassi, rami, sacchetti di plastica, rottami” che il fiume ha trasportato. “Il terreno, quindi, prima di essere seminato di nuovo, deve essere liberato da tutti questi detriti”. “Ecco il compito che vorrei affidare a tutti, specialmente a quelli dell’Azione cattolica: essere disponibili a liberare il terreno dai detriti, dai sassi, cioè da tutte quelle rigidità, da tutti i punti fermi che uno non vuole mai discutere, quelle posizioni tenute per puntiglio. Liberare il terreno dai sassi, perché il terreno possa ospitare un seme che possa produrre frutto”. La presidente diocesana di Ac, Silvia Landra, commenta: “è un esame di coscienza collettivo quello a cui ci ha richiamato il nostro vescovo. Accorgersi insieme dei detriti è il primo passo da compiere. In seconda battuta, crediamo che chi lavora sui beni condivisi lo fa per tutti. Se togliamo i detriti, non lo facciamo solo per noi, ma per l’intera società, che in un momento come questo ha più che mai bisogno di solidarietà”.

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