di Alberto Baviera

“Regole e norme sono molto importanti, ma società e scuola vivono di vicinanza sociale. Mi auguro di poter tornare a stringere le mani a tutti”. Lo ha affermato ieri il vescovo di Bolzano-Bressanone, mons. Ivo Muser, presiedendo in duomo la preghiera del vespro per la fine dell’anno scolastico. Nonostante gli allentamenti graduali del lockdown, infatti, non è stato possibile svolgere la tradizionale cerimonia a conclusione dell’anno scolastico. Tuttavia, su iniziativa dell’Ufficio diocesano scuola e catechesi e degli ispettori per l’insegnamento della religione, si è tenuto questo momento d’incontro e preghiera a cui ha partecipato una rappresentanza di studenti, genitori e insegnanti.

(Foto: diocesi Bolzano-Bressanone/Thomas Ohnewein)

Muser ha fatto il suo ingresso con il cero pasquale, dalla cui fiamma i ragazzi hanno acceso le loro candele. Nella sua riflessione, il vescovo ha ricordato che l’anno scolastico appena concluso è stato una sfida per gli studenti, un impegno particolare per famiglie, insegnanti e personale nel settore dell’istruzione, un’occasione per mostrare grande senso di responsabilità. E poi ha risposto alle domande dei giovani.

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