Denuncia il vescovo, che ha riunito sacerdoti religiosi e laici del vicariato in seguito a quanto accaduto: “Il nostro fratello Roberto Carlos Pacheco Villanueva e la sua famiglia da anni ricevevano minacce, e come risposte alle loro denunce, hanno avuto indolenza e indifferenza. Sappiamo di molti fratelli che sono minacciati perché difendono la foresta e i fiumi, così come di campesinos e indigeni minacciati perché difendono i loro territori. Esigiamo che lo Stato fornisca loro le opportune garanzie perché possano vivere con tranquillità, insieme alle loro famiglie”. Al tempo stesso, “rivolgiamo un appello alla cittadinanza in generale, a organizzarsi per vigilare sulla vita dei nostri difensori della Casa comune e dei popoli indigeni”.