latini giorgia reg

Le biblioteche aderenti al Sistema bibliotecario regionale sono esonerate dal versamento dell’annualità 2020. Lo ha stabilito la Giunta regionale, su proposta dell’assessore alla Cultura Giorgia Latini. “L’esonero rappresenta un’ulteriore intervento, immediato e concreto, a favore del sistema bibliotecario marchigiano penalizzato dall’emergenza innescata dal Covid-19. Una forma di ristoro che lascia a queste strutture risorse importanti per gestire l’attività sul territorio. La rinuncia delle quote di compartecipazione non penalizzerà i servizi del Sistema, che verranno ugualmente garantiti dalla Regione attraverso propri fondi vincolati già reperiti”.
Il Sistema bibliotecario regionale, che impiega 1.200 persone, si compone di circa 330 biblioteche le quali versano annualmente circa 86 mila euro alla Regione per il rinnovo dell’adesione. Insieme ad altre regionali, le risorse vengono utilizzate per garantire servizi a tutte le strutture aderenti, consentendo la condivisione dei dati con le altre biblioteche e con il sistema bibliotecario nazionale. Attualmente la rete regionale opera attraverso due Poli: BiblioMarcheSud per le province di Fermo, Ascoli Piceno, Macerata e BiblioMarcheNord per quelle di Ancona e Pesaro e Urbino. L’obiettivo è quello di arrivare a un Polo unico. Gli importi versati sono differenziati per dimensione dei Comuni aderenti e per tipologia di biblioteca. “La chiusura e le limitazioni di accesso imposte dalla pandemia non hanno impedito l’erogazione di servizi specifici, con costi gestionali che si sono sommati a quelli per le misure di sanificazione e distanziamento – evidenzia l’assessore Latini – Con i fondi vincolati reperiti, la Regione ha ugualmente garantito le proprie prestazioni senza necessità di ricorrere alle quote che lasciamo sul territorio a difesa del sistema dei beni culturali marchigiani”. Nella delibera che autorizza l’esonero viene evidenziato come la crisi pandemica abbia imposto una modifica nell’erogazione di alcuni servizi, con una centralità per quelli digitali: in particolare, durante il lockdown si è registrato un aumento del 100 per cento delle iscrizioni al servizio di Biblioteca digitale, con il conseguente aumento delle visualizzazioni on-line del 300 per cento.

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