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Diocesi. Dal vescovo le indicazioni per le benedizioni pasquali nelle case

Il vescovo Marconi (foto Carlo Torresi)

Dato il perdurare della situazione di pandemia il vescovo di Macerata mons. Nazzareno Marconi, lasciando a ogni parroco la valutazione della specifica situazione parrocchiale, che presenta aspetti molto diversificati nelle varie zone del territorio diocesano, ha dato le seguenti indicazioni generali:
 
1- Sembra saggio per ora rimandare la Benedizione delle famiglie a dopo Pasqua. D’altra parte questa è già prassi tradizionale in altre diocesi, dove si parla di Benedizione Pasquale delle famiglie con l’acqua benedetta nella notte di Pasqua.

2- Continuare a rendersi vicini alle famiglie usando tutti i mezzi tecnici di cui ci siamo avvalsi in quest’anno: telefono, Internet (chat, streaming, social…), video, radio, TV etc.

3- Come già accade, se una famiglia chiede che la si vada a trovare per una preghiera o un conforto umano e spirituale, siccome tutti hanno diritto a invitare un amico, “anche il parroco è tuo amico”. Perciò come insegna il Vangelo, nel rispetto di tutte le norme e precauzioni (e secondo le concrete possibilità), se chiamati i sacerdoti possono andare e portare il conforto e la benedizione del Signore.

4- Se le famiglie vogliono dare una offerta per i poveri e le necessità della parrocchia, come si usava fare in Quaresima, non manca certo la possibilità di partecipare alla Messa e di lasciare al parroco la propria offerta.
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