Il 2 aprile scorso si sono svolte comunque, con tutte le necessarie cautele dettate dalle norme anti-Covid, le celebrazioni rituali del Venerdì Santo alla presenza del Vescovo della Diocesi di Macerata Nazzareno Marconi e del Sindaco di Recanati Antonio Bravi.
Alle ore 15 presso la chiesa di Sant’Agostino, alla presenza di alcuni sacerdoti, di vari rappresentanti delle Confraternite e di fedeli recanatesi, dopo la lettura del Passio, il Vescovo ha commentato le Sette Parole di Gesù in Croce, ognuna con una breve ma intensa riflessione.
Alle ore 20,30 in piazza Giacomo Leopardi, si è svolta l’Adorazione al Cristo Morto, cui è seguito un atto di affidamento della Città di Recanati da parte del Sindaco alla presenza di altre autorità comunali, delle Confraternite e di alcuni delegati di Parrocchie, Associazioni laicali e Movimenti ecclesiali.
Come disposto a livello nazionale, per il secondo anno non si è potuta quindi svolgere la classica processione del Venerdì Santo per le vie del centro storico; per un momento rievocativo, si è voluta però ripetere all’aperto l’esperienza del Catafalco con il corpo del Cristo Morto attorniato dai Sacconi. Non è stato il piazzale di San Vito come lo scorso anno (impegnato dal cantiere per i lavori di consolidamento della scuola) ad accogliere la cerimonia, ma il fronte del Palazzo comunale.
«Signore Gesù che, in questo Venerdì Santo, ci hai chiamati a fare memoria della tua passione e morte,
nell’attesa della tua Risurrezione, rinnoviamo con Te la nostra piena adesione alla volontà del Padre.