Il Ministero della Cultura, direzione generale archivi, ha premiato con un finanziamento di oltre 60 mila euro il progetto di recupero e digitalizzazione di parte del patrimonio archivistico del Centro movimenti e partiti politici dell’Università di Macerata messo a punto dal Sistema bibliotecario di Ateneo.  

L’obiettivo dell’intervento è quello di valorizzare e rendere disponibile alla comunità accademica e al pubblico parte del ricco patrimonio archivistico, dei manifesti e periodici del Centro, attraverso la digitalizzazione, la gestione e la conservazione a lungo termine del materiale all’interno dell’Archivio digitale che l’Ateneo ha acquisito e che rappresenterà anche il punto di raccolta del vasto patrimonio di beni archivistici, bibliografici e museali dell’Università. 

“Attraverso l’uso delle tecnologie, l’Università di Macerata mette a disposizione le proprie competenze e professionalità per consentire l’accesso a documenti che rappresentano un presidio della memoria storica non solo di un territorio, ma dell’intera Nazione”, commenta il rettore Francesco Adornato

 

Il materiale della vasta collezione che sarà sottoposto a recupero è stato scelto in base al valore scientifico e allo stato di conservazione dal direttore del Centro Angelo Ventrone, docente di Storia contemporanea all’Università di Macerata. 

“Già in passato – ricorda il docente- avevamo digitalizzato e catalogato una parte di questo materiale su cataloghi online o su supporti informatici rimovibili. Grazie a questo progetto, i documenti saranno riversati in un archivio innovativo, in grado di dialogare con altri sistemi e costantemente aggiornato, scongiurando, così, possibili perdite e deterioramenti, a favore di studiosi, studenti e cittadini”.  Si parla di circa quindicimila pezzi tra documenti e manifesti, legati anche a personaggi della storia politica locale e a forze politiche maceratesi.  

“La piattaforma che utilizzeremo – spiega la delegata del rettore al sistema bibliotecario di ateneo Elisabetta Michetti – è un’open source gestita da una comunità internazionale che permette di acquisire, indicizzare, conservare e distribuire qualunque tipo di oggetto digitale: testi, immagini, audio, video. Ad oggi esistono al mondo oltre 3.000 banche dati e biblioteche digitali basate su questa tecnologia (DSpace), che viene utilizzata sia per fornire accesso ai prodotti della ricerca, alle collezioni della biblioteca e a materiali didattici, sia per conservare e diffondere il patrimonio culturale digitale”. 

 

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