Sarà consegnato lunedì 2 agosto alla ditta incaricata di eseguire i lavori il cantiere relativo al restauro della chiesa di San Giovanni; il progetto rientra nel POR FESR 2014/2020 Marche – Asse 8, Azione 29.1.1 “Interventi di valorizzazione e messa in rete del patrimonio culturale – Recupero e riqualificazione di un edificio con valore simbolico”.
Il sindaco Sandro Parcaroli, il vescovo Sua Eccellenza Nazzareno Marconi, la ditta, il dirigente e l’Ufficio Tecnico del Comune hanno partecipato nei giorni scorsi a una riunione per fare il punto della situazione prima dell’avvio dei lavori. A seguito dell’incontro, il comandante della Polizia locale Danilo Doria ha firmato una concessione di occupazione di suolo pubblico per permettere alla ditta di allestire l’area di cantiere per effettuare i lavori necessari.
La concessione di occupazione del suolo pubblico inizierà lunedì 2 agosto e terminerà il 31 dicembre 2022 con orario 0/24 e riguarderà una parte di piazza Vittorio Veneto regolamentata ad area pedonale urbana e una parte degli stalli di sosta nelle vicinanze del sagrato della chiesa per un totale di 422 metri.
Lunedì 2 e martedì 3 agosto, dalle 8 alle 18, è stata concessa l’occupazione di suolo pubblico in via Crescimbeni, dalla fontana fino all’ingresso di Palazzo Floriani-Carradori, per un totale di 20 metri quadri (2 stalli riservati ai residenti).
Con il procedere dei lavori del cantiere ci sarà una particolare attenzione nel comunicare alla città lo svolgimento dello stesso e le varie tappe, di volta in volta, raggiunte; questo per rendere la comunità partecipe di un progetto importante per Macerata.
«Lunedì consegneremo il cantiere dei lavori per il restauro della chiesa di San Giovanni e questo non può che renderci molto felici – è intervenuto il sindaco Sandro Parcaroli -. Si tratta di un cantiere importante che senza dubbio creerà alcuni disagi alla circolazione e agli utenti ma mi auguro che cittadini e turisti capiscano la valenza di un progetto che permetterà di restituire alla comunità uno dei luoghi simbolo di Macerata. Chiediamo quindi la collaborazione e la comprensione di tutti affinché i lavori possano svolgersi nel modo più sereno e celere possibile; la Polizia locale si sta occupando della gestione di tutti gli aspetti logistici della viabilità per contenere al minimo i disagi».
«Il restauro della chiesa di San Giovanni – continua il Vescovo mons. Nazzareno Marconi – è il risultato di una bella storia di collaborazione tra la Chiesa e il Comune di Macerata e la Regione Marche, per restituire alla città un luogo significativo della sua storia e della sua cultura che potrà in futuro svolgere un prezioso servizio sia alla comunità credente che a quella civile. Ci auguriamo tutti che questa collaborazione possa ulteriormente crescere anche in altre progettazioni garantendo lavoro a tante persone che hanno davvero bisogno di uscire dalla attuale crisi. I sacrifici e le fatiche richiesti alla città in questo tempo per poter celermente e bene svolgere il lavoro di restauro saranno più che ricompensati dai risultati che raggiungeremo. Grazie a tutti».