di Leonardo Giusti

Con lo slogan “Zaini in spalla” l’Agesci riprende le attività scout in tutti Italia. Anche noi Capi torniamo a mettere i nostri ragazzi al centro. In questi mesi ci siamo interrogati molto su come riscoprire la bellezza del gioco, della condivisione, dell’incontro e di servire insieme cercando di mettere in atto tutte le norme di sicurezza per tutelare la loro salute e quella delle loro famiglie. Nella nostra città i tre gruppi scout Macerata 2 (Salesiani), Macerata 3 (La Pace) e Macerata 5 (Cappuccini) nel mese di ottobre hanno vissuto le uscite dei “Passaggi”, giornate importanti per il percorso scout in cui ogni ragazzo, in base alla sua età e al suo percorso di crescita si ricolloca nelle diverse branche, dai Castorini a Lupetti e Coccinelle per passare agli Esploratori e Guide e infine al Noviziato e Clan.

Gruppo Tolentino 1

Nella nostra Zona il Gruppo del Tolentino 1 ha festeggiato 75 anni di scoutismo, un traguardo importante per la città e per la storia dello scoutismo Italiano. La pandemia non li ha fermati, capi e ragazzi si sono adattati per restare insieme anche sulle piattaforme online per mantenere vivo quello spirito di fraternità che ci contraddistingue. Scoutismo è anche adattarsi alle esigenze con responsabilità e fantasia. La dolorosissima perdita per un incidente d’auto di Nicola Scisciani è stato un duro colpo per il gruppo, ma lo stesso Nicola ci ricorda che la vita, seppur breve, bisogna viverla con pienezza. “Guardare al passato per affrontare il futuro”, ritornare alla natura, alla vita all’aperto ci aiuterà sicuramente a ristabilire quel contatto che abbiamo perso in questi mesi, abbiamo bisogno in questo tempo di vivere “nuove avventure” e ridare uno slancio alla nostra passione educativa. Papa Francesco il Venerdì Santo del 2020 disse: «Ci siamo ritrovati impauriti e smarriti. Come i discepoli del Vangelo siamo stati presi alla sprovvista da una tempesta inaspettata e furiosa. Ci siamo resi conto di trovarci sulla stessa barca, tutti fragili e disorientati, ma nello stesso tempo importanti e necessari, tutti chiamati a remare insieme, tutti bisognosi di confortarci a vicenda. Su questa barca… ci siamo tutti».

Il Covid purtroppo fa ancora paura, ma l’entusiasmo non manca. Su questa barca, dice papa Francesco ci siamo tutti, ecco perché l’Associazione per i prossimi anni punterà moltissimo sulla cultura del rispetto della “Casa comune”. L’invito a cambiare la nostra vita che vede la custodia del Creato come spazio per scoprire noi stessi, la relazione con Dio e con gli altri. La tutela della vitalità, della diversità e della bellezza della Terra è un impegno per noi. Per questo dobbiamo recuperare una visione che «integri il posto specifico che l’essere umano occupa in questo mondo e le sue relazioni con la realtà che lo circonda» (Laudato si’, 15). Baden Powell diceva: «Butta il cuore oltre l’ostacolo»; accetta anche l’insuccesso, non come sconfitta ma come stimolo a rialzarsi e ricominciare, la coerenza ai grandi ideali si dimostra nelle piccole cose di ogni giorno.

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