“Per chi viaggia in direzione ostinata e contraria, col suo marchio speciale di speciale disperazione e tra il vomito dei respinti muove gli ultimi passi per consegnare alla morte una goccia di splendore, di umanità di verità” (Smisurata preghiera – Fabrizio de Andrè).
Chiuso l’anno con il “botto” al Centro di Ascolto e di prima Accoglienza di Macerata. Il laboratorio teatrale ideato e realizzato all’ interno del progetto “ABITARE,EDUCARE,INTEGRARE”, finanziato dalla Regione Marche con i fondi del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, si è concluso lo scorso 30 dicembre con una performance da standing ovation.
“Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior”: un momento di vera teatralità, intenso, carico di parole e musica che arriva al culmine di un coinvolgente percorso di ascolto, conoscenza di sé e dell’altro. Tre mesi di lavoro in cui ciascun educando/attore, guidato e supervisionato dall’appassionante zelo della regista/educatrice Fabiana Viviani, ha avuto l’ opportunità di esprimere la propria identità individuale. Una finalità significativa che ha avuto come costante filo conduttore e leitmotiv la lettura, l’interpretazione e la riproduzione espressiva dei testi del grande poeta e cantautore Fabrizio De André.
Emozioni uniche e speciali quelle regalate dai ragazzi e collaboratori del centro d’ascolto Alessia, Ali J., Ali Y., Benedetta, Francesca, Lamine, Mohammed, Riccardo e Valeria, insieme all’elevato spessore umano e artistico della regista e educatrice Fabiana Vivani, le cui parole al termine del spettacolo riassumono in maniera significativa il valore della serata:
“Non ho potuto e voluto trattenere le lacrime, dalle quali son sbocciati poi sorrisi disarmanti. Operare al Centro di Ascolto e di Prima Accoglienza di Macerata è impattante. Ogni volta che entro in questa realtà, s’apre l’anima mia. E creo, partorisco, grazie ad essa. I ragazzi hanno intrapreso un viaggio che li condurrà verso nuovi e significativi approdi. Ringrazio il presidente Mario Bettucci, Claudia Manuale e Tiziana Manuale, tutti coloro che lavorano al centro con passione, sensibilità ed umanità. E soprattutto i ragazzi che con il loro vissuto affrontano con dignità la vita presente e futura. Sono cuori preziosi e straordinari.”