I Presidenti di Confindustria Macerata Sauro Grimaldi e di Ance Macerata Carlo Resparambia esprimono preoccupazione per le conseguenze derivanti dalla stretta alle cessioni dei crediti delle agevolazioni edilizie.  

Dopo aver accolto con soddisfazione la proroga fino al 2024 di quasi tutti i bonus ordinari, lo stop alle cessioni del credito successive alla prima, introdotto dal Decreto Sostegni-ter, rischia di bloccare la monetizzazione immediata delle detrazioni edilizie.

Questi nuovi vincoli, purtroppo, stanno avendo un impatto pesantissimo sui lavori in corso con il rischio di fermare interventi già avviati con gravi ripercussioni sociali ed economiche per famiglie e le imprese del nostro territorio, basti pensare agli edifici unifamiliari che difficilmente riusciranno a rispettare il termine del 30 Giugno 2022, vanificando di fatto la proroga introdotta.

Abbiamo notizia di cessioni del credito già bloccate da parte di Agenzia delle Entrate e delle banche in attesa di chiarimenti, di delibere assembleari e di nuovi contratti in standby a causa dell’incertezza.

A breve la norma, che nasce con l’intento di combattere le frodi, fermerà i cantieri ed altresì la propulsione agli investimenti di privati ed imprese. Questo significa frenare le committenze di lavori edili ma anche di interventi di risparmio energetico, andando così in controtendenza rispetto agli obiettivi europei di efficientamento energetico. In particolare nel maceratese, lo stallo delle attività edilizie costituirà una zavorra alla ricostruzione e alla ripresa del nostro territorio. 

È spiacevole notare come, ancora una volta, norme che nascono per combattere i comportamenti fraudolenti di pochi finiscono per bloccare le attività della gran parte degli operatori che onestamente svolgono il loro lavoro. Confindustria Macerata/Ance Macerata si associano all’appello del Presidente Ance Nazionale Buia “Non è così che si combattono le frodi. Serve  una qualificazione delle imprese e la tracciabilità delle operazioni altrimenti finiamo solo con il penalizzare le imprese e i cittadini onesti”.

Confidiamo che il Parlamento, che si accinge a convertire il decreto legge Sostegni-Ter, prenda atto dell’impatto negativo che la norma sta già avendo sul circuito virtuoso innescato dal meccanismo della cessione del credito e che la corregga consentendo al sistema di ripartire.

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