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Macerata-Loreto 2022: il messaggio del vescovo Marconi al cardinale Zuppi

Eminenza, Carissimo don Matteo, benvenuto nelle Marche da parte della Conferenza Episcopale Marchigiana e soprattutto benvenuto a Macerata e al Pellegrinaggio da tutti noi. Questo benvenuto si estende non solo a tutti voi che siete qui presenti, ma anche ai tantissimi, che con mille mezzi tecnici, ci seguono un po’ da tutte le parti del mondo. Il tema di questo 44° Pellegrinaggio Macerata-Loreto ci richiama alla Speranza nel Dio dell’impossibile.

La Speranza è una virtù preziosa, bella e difficile. Tanti la confondono con l’ottimismo di chi dice: «Andrà tutto bene!», ma questo non ha fondamenti, è poco più che un augurio che chi è spaventato si scambia, per non tremare troppo.

La Speranza è più umile, ma ben più salda. La Speranza, ci ha insegnato Charles Péguy, «è una bambina che va ancora a scuola» e noi come lei, in un mondo in cui tutti si sentono “imparati”, vogliamo continuare ad andare a scuola da Maria Santissima per imparare che nulla è impossibile a Dio. Che tutte le strade, anche se difficili e nella notte, si possono percorrere per giungere alla meta. Che quel “bene comune nella giustizia”, primo fondamento solido della pace e che Gesù ci indica con la Sua Parola, si può costruire insieme.

La speranza è «una bambina irriducibile», che tiene i piedi per terra e tende la mano al Padre celeste, per continuare a camminare verso una nuova alba.

Buon Pellegrinaggio a tutti.

+ Nazzareno, vescovo

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